A Capaci si gira “Amare la terra amara”: nel cast anche Tony Sperandeo
Sono cominciate le riprese del film “Amare la terra amara” di produzione italo-francese e diretto da Julien Paolini. Nel cast diversi attori siciliani, tra i quali Tony Sperandeo e Giuditta Perriera. Le riprese sono iniziate lo scorso 30 gennaio a Balestrate e andranno avanti fino al prossimo 18 febbraio, interessando anche i Comuni di Belmonte Mezzagno, Carini, Balestrate, Terrasini e Palermo.
A Capaci alcune scene del film sono state realizzate all’interno della cava di “Pizzo Muletta“, un bene confiscato alla mafia. “Abbiamo girato la scena di una colluttazione tra uomini mandati dal potere politico e il protagonista del film in una location spettacolare, un’ex cava a Capaci“, ha dichiarato Vincenzo Cusumano, assessore di Terrasini e produttore esecutivo della pellicola. “Le riprese rendono onore ad uno dei luoghi più suggestivi di Capaci, oggi patrimonio di tutti”, commenta Antonio Vassallo, fotografo ed ex consigliere comunale di Capaci, “ho sempre desiderato di far diventare questo luogo una location dove poter assistere ad opere teatrali e musicali, eventi sportivi, ma anche un luogo in cui esercitare la bellezza in tutte le sue forme, cinema incluso. La cava è anche un pezzo di territorio di grande valore naturalistico, nelle sue singolarissime pareti nidificano diverse specie protette di volatili”, continua Vassallo.
Pizzo Muletta è anche stato teatro di una scoperta sensazionale, dai paleontologi Vittorio Garilli e Francesco Pollina: l’osso di DinoSaro, come è stato ribattezzato il dinosauro di Capaci vissuto circa 90 miloni di anni fa, che ha rimesso in discussione la paleogeografia di quell’epoca. “Pizzo Muletta è un patrimonio di tutti, nel quale devono essere realizzate iniziative per tutti e rispettose del luogo, non come ha in progetto una certa miope e ottusa classe politica che in questi mesi continua a promuovere dentro questi suggestivi spazi un poligono di tiro. Ringrazio la produzione e il regista”, conclude Vassallo, “che hanno compreso il valore dei paesaggi che regala questa cava dismessa ambientandoci alcune scene di questo film“. In favore di una valorizzazione della cava si era espresso, due anni fa, anche il comico siciliano Roberto Lipari: “Qui potenzialmente potrebbe esserci il nostro parco della vittoria! Capaci purtroppo è conosciuta in tutto il mondo per la strage”, ha dichiarato ai nostri microfoni, “ma come diceva De Andrè ‘dal diamante non nasce niente, dal letame nascono i fiori’, questa è l’occasione migliore per far rendere questo letame un frutto”.
La trama del film. La pellicola rivisita la tragedia di Sofocle, “Antigone”. Sono 5 anni che Gaetano, giovane taciturno d’origine francese, è tornato nella sua terra d’origine per occuparsi del panificio familiare a causa dei problemi di salute di suo padre. Si occupa di lui nel quotidiano e non viene minimamente aiutato dal fratello maggiore, piccolo delinquente locale, noto per il suo comportamento scorretto. Quando quest’ultimo muore, provocando la morte del parroco del paese, Gaetano si deve occupare della sua sepoltura. Ma Enza, sindaco e autorità locale che ha stretti legami con la malavita, gli rifiuta il diritto di farlo riposare nella tomba di famiglia. Un conflitto turbato dal folle amore che Anna, la figlia di Enza, prova per Gaetano. Ma il Francese (come la piccola comunità del paese siciliano l’ha soprannominato) è cocciuto come un somaro. È ben deciso ad adempiere i suoi doveri familiari a qualunque costo per l’onore di suo padre, mettendo in pericolo se stesso e la sua famiglia.
(fotografie di Antonio Vassallo)
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