Italcementi, la cementeria di Isola delle Femmine apre le porte alla comunità
A distanza di 15 anni dall’ultimo open day, lo stabilimento Italcementi di Isola delle Femmine apre le porte, accogliendo circa un migliaio di persone, fra autorità locali, dipendenti ed ex dipendenti e semplici curiosi, e consentendo loro di visitare l’impianto. Hanno visitato la cementeria anche molti ragazzi delle scuole “Biagio Siciliano” di Capaci e “Francesco Riso” di Isola delle Femmine.
Nata nel 1957, la cementeria di Isola delle Femmine ha una capacità produttiva di 900.000 tonnellate all’anno, ha 103 dipendenti e un indotto di altri 200 lavoratori. Con il cemento prodotto a Isola delle Femmine sono state realizzate importanti opere e infrastrutture, come la cittadella universitaria e il passante ferroviario di Palermo, numerose dighe e depuratori dislocati lungo tutta la Regione e il porto turistico di Trapani. Da due anni Italcementi fa parte del Gruppo Heidelberg, secondo produttore di cemento al mondo, presente in oltre 60 Paesi e con un fatturato di oltre 17 miliardi di euro, nonostante la crisi del mercato del cemento. “Il mercato è in caduta libera dal 2008”, ha spiegato Agostino Rizzo, direttore tecnico di Italcementi, “per vincere la concorrenza abbiamo puntato anzitutto sulla sicurezza, ma anche sulla tutela dell’ambiente e del territorio, etica e legalità. A tal proposito abbiamo dei protocolli molto stringenti, che non riguardano soltanto i nostri fornitori ma anche i nostri clienti. Per quanto riguarda la sicurezza, a luglio saranno due anni senza alcun infortunio”.
Scopo dell’iniziativa, come hanno spiegato Agostino Rizzo e il direttore dello stabilimento Antonio Finocchiaro, è quello di farsi conoscere dalla comunità ospitante è di sfatare qualche falso mito. Da sempre, infatti, la cementeria è al centro delle polemiche per i fumi emessi dalla ciminiera, che preoccupano la cittadinanza per i possibili rischi alla salute. “Siamo presenti in questo territorio da oltre settant’anni e nel nostro impianto hanno lavorato generazioni di famiglie”, ha dichiarato Rizzo, “la giornata di oggi vuole essere un’ulteriore testimonianza della nostra volontà di mantenere un confronto aperto, costante e costruttivo con la comunità locale. Per quanto riguarda i fumi, capiamo le preoccupazioni della popolazione ma possiamo assicurare che quel fenomeno si verifica solo in particolari condizioni atmosferiche per un processo di condensazione, quindi si tratta di vapore acqueo. La qualità delle emissioni è monitorata h24 ha sistemi di monitoraggio certificati e controllati da enti esterni”.
Alla conferenza stampa ha preso la parola anche il sindaco di Isola delle Femmine, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per la comunità isolana. “La cementeria identifica Isola delle Femmine, visto che occupa circa il 25% del territorio”, ha dichiarato Stefano Bologna, “l’Italcementi ha fatto la storia di Isola delle Femmine e non è vero che il paese ha patito della presenza dell’impianto, visto che nel 1994 è stata istituita una riserva naturale orientata e nel 2002 l’area marina protetta. Sviluppo ambientale e turistico e sviluppo imprenditoriale possono andare di pari passo. L’Italcemeti deve proseguire sui questa strada e, ci auguriamo, con sempre maggior attenzione nei confronti della comunità e delle sue attività culturali”. Dello stesso parere il deputato regionale Alessandro Aricò, secondo il quale per lo sviluppo economico del territorio l’Italcementi ha avuto sempre una grande importanza ed è per questo che il governo regionale ha fin da subito preso a cuore la problematica del rinnovo della concessione della cava, al fine di salvaguardare i posti di lavoro.
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