Isola delle Femmine, fiori in mare in ricordo della piccola Martina (VIDEO)
In tanti si sono ritrovati nei pressi della “Scogliera Azzurra” per ricordare la piccola Martina, la ragazza di tredici anni trascinata via da un’onda del mare mentre prendeva il sole su uno scoglio a pelo d’acqua, lo scorso sabato. Nonostante i tentativi di rianimarla e il ricovero in ospedale, ieri i medici del Cervello non hanno potuto fare altro che dichiarare la sua morte cerebrale (per approfondire leggi qui).
I genitori di Martina hanno subito dato il loro consenso alla donazione degli organi e così, grazie a lei, quattro bambini potranno tornare a sorridere. Ad eseguire l’intervento di prelievo, durato quattro ore, è stata un’equipe composta da chirurghi provenienti dall’ospedale Padova, dai colleghi dell’Ismett di Palermo, dagli specialisti dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello Maria Piazza e Massimo Sciascia e dagli infermieri Fabrizio Bilello, Roberto Cacioppo e Maurizio Brucia. Tutti gli organi sono destinati a pazienti pediatrici: il cuore andrà in Veneto, il fegato all’Ismett e le cornee alla Banca degli occhi che deciderà successivamente la destinazione in base alle liste d’attesa. Per i reni, invece, si è dovuta attendere qualche ora per avere l’esito delle prove di compatibilità: andranno a Genova e Milano.
Questo pomeriggio, per ricordare la piccola Martina, che solo poco settimane fa aveva superato gli esami di terza media, una corona di fiori a forma di cuore è stata deposta in acqua, ai piedi della “Scogliera Azzurra”. Oltre alle tante persone commosse dalla storia di Martina, alla commemorazione ha partecipato anche il parroco di Isola delle Femmine, don Calogero Governale, che ha recitato una preghiera. Subito dopo i soccorritori di Martina, i bagnini Calogero e Cosimo Favaloro, insieme ai colleghi di lavoro, hanno portato la corona di fiori a forma di cuore fino allo scoglio su cui la piccola stava prendendo il sole il giorno della tragedia. Mentre le onde la portavano lontano, i due bagnini si sono abbracciati, in lacrime. “Piccola, ti giuro che noi abbiamo fatto di tutto per poterti aiutare senza pensare ad alcun rischio”, ha scritto su facebook Calogero Favaloro, “ti prego, perdonaci piccola. Ti prometto che ci incontreremo in un altra vita, ci abbracceremo e io piangerò, contento di rivederti“. In tanti li hanno definiti eroi, ma loro rifiutano di essere definiti tali: “Non lo siamo, abbiamo soltanto fatto il nostro lavoro”, hanno dichiarato a LiveSicilia, “forse, se lo fossimo stati davvero, la piccola Martina sarebbe ancora qui con noi. Abbiamo sperato in questi giorni di vedere i suoi occhi aperti, il suo sorriso, di poterla abbracciare. Invece non ce l’ha fatta. Ci vuole più coraggio per affrontare questa realtà che per tuffarsi in mare“.
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