Peschereccio siciliano sequestrato dai Libici
Il motopesca “Airone” di Mazara del Vallo (Trapani), sarebbe stato sequestrato da militari libici. La Marina militare ha salvato il peschereccio siciliano.
Di Clara Ambrosi
A 30 miglia dalla costa di Misurata, alle 3.30 di stanotte, il peschereccio “Airone” di Mazara del Vallo (Trapani), è stato dirottato da militari libici. All’interno del peschereccio erano presenti sette uomini di equipaggio, tre siciliani e quattro tunisini, tra cui anche il comandante Alberto Figuccia. Secondo notizie apprese via radio uno o due libici sarebbero saliti a bordo del motopesca per una perquisizione ma l’equipaggio si sarebbe ribellato rinchiudendoli nella stiva. L’intervento di una nave della Marina militare avrebbe comunque salvato il peschereccio siciliano, della Maran snc, dando la possibilità al natante di fuggire e di dirigersi verso la Sicilia. A quanto risulta il motopesca era stato attaccato e sequestrato da uomini armati dopo l’abbordaggio con un grosso rimorchiatore, un’imbarcazione libica, in apparenza senza contrassegni militari.
A dare l’allarme via radio alla Guardia costiera è stato l’equipaggio di un altro peschereccio siciliano che si trovava nella zona; ne ha dato notizia Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto per la pesca Cosvap, che ha spiegato di avere già contattato il ministro dell’Agricoltura e pesca libico, Abdul Munam Dugman. “Lo stato di allerta – osserva Tumbiolo – è massimo da quando l’ambasciata italiana è stata chiusa. Siamo preoccupati ma al contempo fiduciosi poiché il popolo libico è stato sempre vicino ai siciliani“.
Il Ministero degli Esteri ha affermato che l’Unità di crisi della Farnesina sta verificando le notizie sul sequestro del peschereccio italiano al largo della Libia da parte di un commando armato a bordo di un rimorchiatore, ed è in contatto con la Guardia costiera.
Il sindaco della città, Nicola Cristaldi, che ha ricevuto la notizia della liberazione del peschereccio ‘Airone’ dal capitano di un peschereccio mazarese che si trova nella zona del sequestro, ha dichiarato: “Esprimo vivo compiacimento e congratulazioni alla Marina militare italiana che ha impedito un atto di pirateria a danno di un peschereccio di Mazara del Vallo che era stato dirottato verso le coste libiche con la forza delle armi da non meglio identificati miliziani“.
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Clara Ambrosi
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