Isola delle Femmine, interventi a sostegno di imprese e famiglie. Intervista all’assessore Caltanissetta
Anche Isola delle Femmine si prepara alla cosiddetta “fase 2” dell’emergenza, quella della convivenza con il virus e del graduale allentamento delle restrizioni. Dal 4 maggio in tutta Italia circa 4 milioni e mezzo di lavoratori – del settore manifatturiero, edilizio e del commercio all’ingrosso – torneranno in attività. Dal 18 maggio sarà la volta dei commercianti al dettaglio, mentre per la riapertura di bar e ristoranti, parrucchieri e centri estetici bisognerà attendere il 1° giugno.
In questo frangente anche le amministrazioni Comunali sono chiamate ad intervenire per sostenere l’impresa e le famiglie. Ad Isola delle Femmine sono in cantiere provvedimenti per la riduzione della Tari e per favorire la riapertura delle attività commerciali. Abbiamo chiesto maggiori dettagli all’assessore avv. Giuseppe Caltanissetta.
Riduzione della TARI alle imprese rimaste inattive
In questi mesi molte imprese sono rimaste bloccate e non hanno prodotto rifiuti. Appare quindi giusto prevedere una riduzione della tassa per il servizio. Come attuare tale riduzione senza aumentare la tassa agli altri utenti? “Con la Finanziaria del 2014 (L. 147/2013, art. 1 co. 660) è previsto che il 7% del servizio rifiuti possa essere coperto con delle autorizzazioni di spesa, sostanzialmente con delle risorse del bilancio del Comune e quindi non con la TARI”, ci ha spiegato Caltanissetta, “le utenze commerciali, che sono state chiuse da marzo e che lo saranno probabilmente anche a maggio, incidono sul servizio per circa 120 mila euro. Nel momento in cui si garantisce loro una riduzione, occorre fronteggiare una scopertura di circa 30-35 mila euro, quindi rientriamo tranquillamente nel range consentito dalla finanziaria 2014”.
“Si poneva però un problema: la riduzione deve essere garantita intervenendo sul regolamento, con delibera consiliare, oppure possiamo prevedere direttamente la riduzione facendo leva sulle norme di cui già disponiamo? La differenza non è di poco conto, perché per incidere sul regolamento dovevamo convocare il consiglio comunale, attendere che si esprimesse, fare la delibera, aspettare l’entrata in vigore della delibera e così via. Invece ci siamo resi conto che all’art. 43 del nostro regolamento IUC, è prevista una riduzione che porta la tariffa al 20%, quindi la possibilità di ridurre la TARI dell’80%, quando è impossibile, per ragioni imprevedibili, assicurare il servizio. Di fatto, la situazione che hanno vissuto queste attività è equiparabile, perché materialmente non è stato assicurato loro il servizio a causa dell’emergenza coronavirus. Abbiamo quindi deciso di intervenire subito con delibera di giunta, applicando l’art. 43 del nostro regolamento. Sostanzialmente per tre mensilità su dodici, le utenze non domestiche la cui attività è stata interrotta verseranno per questo periodo soltanto il 20% della TARI. Materialmente ciò si traduce in un risparmio per queste imprese di circa 30 mila euro, che sarà coperto con spesa corrente, senza aumentare la TARI delle altre utenze. Credo che questa linea di azione possa essere seguita in qualsiasi Comune, perché in ogni regolamento in genere sono previsti meccanismi di riduzione legati al servizio, per cui se il servizio non si esplica non ha senso far pagare la TARI”.
“Con la stessa delibera abbiamo allontanato le scadenze per il pagamento della prima rata della TARI. A metà marzo l’avevamo già spostata al 1° maggio, ma l’abbiamo spostata nuovamente, stavolta al 30 di settembre, nella speranza che durante la stagione estiva si rimetta in moto l’economia e diventi più sostenibile il pagamento della TARI”.
In che modo il Comune di Isola delle Femmine reperirà le risorse finanziarie necessarie a garantire il servizio di raccolta rifiuti?
“Si pone in effetti poi il problema del reperimento delle risorse per le funzioni proprie del Comune, visto che le fatture per la discarica e per gli altri servizi devono essere pagate con regolarità e le entrare le abbiamo spostate a fine anno. Le risorse devono arrivare. Per questo motivo il Comune di Isola delle Femmine ha trasmesso all’Anci una proposta per individuare tre soluzioni immediate, per dare possibilità di spesa ai Comuni:
- bisogna intervenire necessariamente sul Fondo crediti di dubbia esigibilità. L’anno scorso si doveva accantonare una somma pari all’85% rispetto alla cifra di incertezza sui crediti da riscuotere; per il 2020 la normativa imporrebbe un innalzamento di questa soglia al 95%, determinando un accantonamento ancora più consistente, con ulteriori ristrettezze per l’ente locale. Credo che sia necessario prevedere invece al ribasso la soglia di accantonamento. Peraltro si tratta di una misura prudenziale, che serve ad avere un tesoretto quando è necessario attingervi e non credo vi possa essere una situazione più delicata di quella che stiamo attualmente vivendo;
- bisogna eliminare i vincoli sul 50% dei proventi per le contravvenzioni del codice della strada. Oggi sostanzialmente le somme legate alle multe sono per il 50% vincolate per necessità che riguardano la sicurezza stradale, la viabilità, la segnaletica e altro. Vincolare queste somme ad una finalità che in questo momento non è prioritaria sembra poco opportuno. Bisognerebbe svincolare quanto meno per il 2020 e per il 2021 queste somme e questo si potrebbe fare subito;
- è necessario ricostituire la provvista dell’imposta di soggiorno, per lo meno nei limiti di quanto è stato effettivamente incassato nel 2019, altrimenti ci troveremo veramente in difficoltà”.
Quali altri provvedimenti sono stati presi a sostegno delle partite IVA e per gli imprenditori?
“Lunedì abbiamo adottato la delibera per implementare il fondo per le partite Iva e vi abbiamo destinato quasi 5 mila euro attingendo alla quota spendibile dell’imposta di soggiorno, portando il fondo a 15 mila euro. Entro la metà di maggio queste risorse saranno distribuite. Oltre a questo abbiamo pensato ad altri tre interventi:
- portare la scadenza di tutti i dehors, per le attività che si spera che possano aprire da qui a breve, al 31 dicembre, senza alcun onere, abbonando sostanzialmente i canoni per chi avrà la possibilità di svolgere attività su strada. Per chi avesse già pagato il canone, questo sarà contabilizzato alla prima scadenza successiva;
- compatibilmente con quelle che saranno le misure impartite per la riapertura, punteremo ad un ampliamento degli spazi esterni delle attività, perché, ragionevolmente, più spazio ha un attività meglio si può gestire il distanziamento sociale. Quindi i dehors andranno ampliati;
- bisognerà intervenire sugli oneri di segreteria per le segnalazioni di inizio attività, riducendo i costi fissi per venire incontro alle attività che riaprono e che già sono in una situazione di estrema difficoltà.
Sono piccoli interventi ma sono quelli che sono a disposizione del Comune”.
Quando saranno distribuiti i buoni spesa regionali alle famiglie in difficoltà economica?
“In questo momento la situazione è congelata. La Regione ha previsto 30 milioni di euro per tutti i Comuni (per Isola delle Femmine si tratta di circa 40 mila euro) ma vi sono almeno tre grandi ostacoli alla distribuzione di queste somme:
- si tratta di somme di derivazione comunitaria, quindi vi sono degli obblighi di rendicontazione e bisogna capire con quali modalità devono essere assicurati e quali sono i meccanismi di controllo che dovranno essere eseguiti. La Regione deve fare chiarezza e di darci delle linee guida;
- il secondo problema è legato ai bilanci. Si tratta di somme che devono essere incamerate in un apposito capitolo, tanto in entrata quanto in uscita, ma essendo il Comune di Isola in esercizio provvisorio in questo momento non possiamo operare in variazione, perché lo impedisce il testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Mentre per i buoni spesa nazionali la problematica è stata risolta perché l’ordinanza della protezione civile e il d.p.c.m. collegato sono intervenuti in deroga al TUEL e hanno consentito di intervenire con variazione di bilancio, in regime di esercizio provvisorio, con delibera di giunta, in questo caso la norma è regionale e non può intervenire in deroga al TUEL. Queste somme non si possono calare nel nostro bilancio se non in forza di un atto normativo nazionale che intervenga in deroga al TUEL;
- tutti i Comuni hanno chiesto di poter ampliare la tipologia di spesa da finanziare con questi buoni, perché riteniamo che il problema non sia più quello legato all’acquisto di beni di prima necessità di tipo alimentare, ma sia legato anche al pagamento di bollette, canoni di locazione e le altre spese che in questo momento le famiglie hanno difficoltà a sostenere. Vorremmo che si potesse ampliare la sfera dei beni acquistabili con queste risorse e questo potrebbe determinare un ulteriore rallentamento, ma questo va nell’interesse dei beneficiari di tali risorse“.
Cosa prevede per la stagione estiva?
“Specialmente per una realtà come la nostra, che vive di terziario, la fase due deve iniziare il prima possibile, compatibilmente con le precauzioni da seguire, altrimenti rischiamo di pregiudicare la stagione estiva, che per noi significherebbe avere effetti devastanti sul tessuto economico. Bisogna essere responsabili, come lo è stata tutta la comunità: le regole sono state rispettate, i cittadini, salvo qualche eccezione, sono stati molto responsabili. Speriamo che i margini delle restrizioni si allentino, soprattutto per chi deve avviare il montaggio degli stabilimenti balneari, riprendere le attività, cercare di far ripartire la ristorazione, il commercio ecc. Dobbiamo evitare che si crei una frizione tra economia e salute anche nel nostro piccolo territorio”.
La situazione dei lidi balneari
La stagione balneare ad Isola delle Femmine dovrebbe iniziare entro l’1 giugno. “La prossima settimana inizieremo il montaggio di cabine, ombrelloni e tutto il necessario per ripartire entro i tempi degli scorsi anni”, ha dichiarato il titolare del Lido Sirenetta di Isola delle femmine, Pietro Di Lorenzo, intervistato dal Giornale di Sicilia, “abbiamo un nostro piano pronto da attuare. Ad esempio tutti i nostri dipendenti saranno muniti di mascherine, adotteremo le misure di distanziamento necessario e separeremo l’uscita dall’ingresso in modo da non creare un sovraffollamento tra chi entra nel nostro lido e chi esce”.
Altra novità di quest’anno: ciascuna cabina non potrà più essere affittata contemporaneamente a 8 famiglie, ma ad un numero inferiore. E l’utilizzo sarà consentito solo ai componenti del singolo nucleo familiare, quindi non sarà possibile ‘delegare’ altri parenti. Altre novità per far fronte a questa emergenza saranno: passerelle a senso unico; servizio d’asporto del bar direttamente agli ombrelloni e anche i disabili avranno i loro comfort.
“Non possiamo negare che i turisti provenienti da altre regioni e dall’estero per noi erano una grande risorsa, tuttavia siamo fiduciosi e ci affideremo al turismo locale e regionale”, conclude Pietro Di Lorenzo, “la Regione non ci sta lasciando soli per noi l’esenzione dal canone demaniale significa tanto“.
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