Lettera di una giovane atleta siciliana
Da un paio d’anni alleno una ragazza di Altofonte il cui cognome, Lucia, si confonde spesso con il suo nome, Sara. Sara è nata il 25 luglio 2003 ed ha cominciato a fare atletica quando aveva 9 anni circa, Nei primi anni della sua carriera da atleta, nelle categorie giovanili, ha conseguito ottimi risultati.
Il 25 luglio 2021 ha compiuto 18 anni: un’età importante. Quel giorno ha festeggiato il raggiungimento della maggiore età e, durante quell’occasione, ha scritto la lettera che segue.
Ho deciso di pubblicare questa lettera in quanto penso e spero che queste parole possano essere d’aiuto e da sprone per tutti coloro che le leggeranno.
A tutti i presenti
Ho deciso di scrivervi anche per non sentirmi ripetere la parola “discorso”. Volevo ringraziare tutti voi per essere qui stasera e per aver contribuito a rendere questo giorno davvero speciale.
Lo aspettavo da tanto, un po’ come tutti, per me vuol dire molto e mi rendo conto che passo importante rappresenti l’inizio di una nuova consapevolezza… sin da piccola ho sempre osservato e vissuto esperienze e situazioni un po’ pesanti che sono accadute nel cosiddetto “mondo dei grandi” ma non ho mai detto nulla per la mia ingenuità. Solo nell’ultimo periodo ho cominciato anch’io a dire la mia, a dire quello che penso. Queste situazioni ed esperienze mi hanno fatta crescere tanto e mi hanno insegnato gli aspetti positivi e negativi della vita. Ho imparato che la vita non è sempre “rose e fiori”, che molto spesso non ti regala niente e che le cose le devi cercare, trovare e seguire da solo.
Certo ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarti o a buttarti giù, ma alla fine la vita è tua, tocca a te scegliere la via da percorrere. Talvolta bisogna mettere da parte l’orgoglio e ammettere di avere sbagliato; talvolta bisogna subire e perdonare, se questo può servire a provocare meno mali; talvolta bisogna avere il coraggio di reagire, e di difendere ciò in cui si crede fermamente, con le unghia e con i denti, contro qualsiasi avversione. Da questa vita non dovremmo pretendere niente anzi dovremmo essere felici e soddisfatti di quello che abbiamo. So di essere una ragazza fortunata, eppure, come facciamo in molti, spesso lo dimentico, e/o a volte lo voglio dimenticare solo per essere compatita, biasimata, e staccare la spina da quella apparente forza che voglio dimostrare. Insegnamenti e conoscenze senza i quali non è possibile affermare neanche di essersi solamente avvicinati ad una qualche maturità perché so bene che la strada della conoscenza è lunga e che non si smette mai di imparare, qualsiasi età si abbia, e per questo non nego che tornare e restare bambini sarebbe la cosa più bella, vivere senza pensieri, senza responsabilità, senza paure, senza rimpianti, godersi appieno la vita; ma so bene che questo non è possibile e che si cresce e si impara ad affrontare qualsiasi situazione, qualsiasi ostacolo la vita ci mette davanti, con forza e determinazione…
In primis volevo ringraziare i miei genitori per aver reso possibile tutto questo e non solo. Volevo ringraziarvi per tutto quello che avete fatto e che fate ogni giorno per me e, anche se ogni tanto non sembra, mi rendo conto e capisco tutti i sacrifici che avete fatto e che fate ogni giorno per me. Capisco tutto quello che vi ho fatto passare dal dicembre del 2019 quando siamo entrati in un tunnel lungo e buio fatto di infortuni, uno dopo l’altro, ed abbiamo iniziato a vedere un pò di luce solo lo scorso mese. Mi dispiace perché oltre a stare male perché non potevo correre, vedevo anche la vostra reazione. Eravate un po’ delusi e arrabbiati e non nego che, quando ero sola piangevo perché mi sentivo talmente in colpa da voler gettare la spugna. Però sono consapevole che la vostra reazione era solo momentanea e anche normale visto tutte le spese che avete dovuto affrontare per me. So bene che non avete mai smesso di credere in me e in tutto ciò che faccio e porto avanti, perché sapete quanto per me conti seguire le mie passioni, anche se questo significa andare contro tutto e contro il pensiero di tutti. Grazie perché so che su di voi potrò contare sempre e comunque. Grazie per avermi insegnato la determinazione, e per avermi dato libertà di scelta. Grazie per avermi fatto sbagliare e avermi dato modo di riconoscere i miei sbagli. Grazie mamma che sei sempre pronta ad ascoltarmi quelle poche volte che parlo e mi confido con te, grazie per tutti i consigli e le raccomandazioni. Grazie papà per tutta la pazienza che hai per accompagnarmi sempre ovunque e per rendermi sempre felice. Sei e sarai sempre il mio “supereroe” e “aggiustatutto” come ti chiamavo quando ero piccola. Grazie per tutto l’amore che mi date, grazie di cuore per tutto, vi voglio un bene immenso.
Grazie ad Emanuele, mio fratello, perché riconosco che avere una sorella come me non è facile. Ho “i miei momenti” e se fossi nei panni di chi, quotidianamente mi circonda, avrei difficoltà ad accettarli. Grazie per tutti i bei ricordi che abbiamo insieme: momenti passati a giocare, ridere e scherzare. Momenti che anche oggi non mancano così come non mancano i litigi e i tuoi dispetti nei miei confronti. Grazie per tutti i consigli da fratello maggiore e per tutte le volte che, anche se sbuffando, mi hai accompagnata agli allenamenti e non solo. Non ti nego che quando parti e stai mesi e mesi fuori la tua assenza in casa si sente da morire e mi manchi tantissimo. Ti voglio bene fratellone mio.
Grazie all’amore mio [“Totò” Salvatore Pisciotta, altro atleta del gruppo, nonché fidanzato di Sara, n.d.r.] perché mi rende sempre felice. Grazie per le belle sorprese che mi hai fatto, grazie per avermi sopportato e per la pazienza che hai avuto in questi mesi di lontananza [Totò per motivi di lavoro è stato fuori dal mese di settembre 2020 ed è ritornato in occasione del compleanno, n.d.r.], ma ne ho avuta tanta anch’io di pazienza: è stato veramente dura stare lontani, mi sei mancato tantissimo e adesso che sei qui sono veramente felice e posso dire di stare bene. Grazie per avermi risollevata negli attimi in cui perdevo fiducia in me stessa. Grazie per aver guarito le mie ferite per le delusioni e le sconfitte. Grazie per aver creduto sempre nelle mie rivincite o vittorie. Grazie per avermi dato la possibilità di crescere al tuo fianco giorno dopo giorno ed è quello che voglio continuare a fare. Voglio continuare il mio percorso di vita con te ma soprattutto è solo grazie a te se due anni fa non ho gettato la spugna ma ho continuato a correre. Mi hai dato la forza di reagire e non mollare, mi ha indirizzato verso la giusta strada e anche grazie a te se giorno dopo giorno continuo ad inseguire i miei sogni, grazie per non aver mai smesso di credere in me. Grazie di tutto amore mio. Ti amo tanto!
Grazie a voi amici e compagni di allenamento (Fabrizio, Martina, Alessandro B., Alessandro G., Giuseppe e Gaia) e di avventure, grazie per rendere gli allenamenti più belli e divertenti. Grazie di condividere le tante emozioni dello sport che ci ha fatto incontrare e unire in una squadra davvero speciale, grazie per sopportarmi e supportarmi sempre durante gli allenamenti e le gare.
Grazie Gaia. Con te ho fatto subito amicizia, cosa che non mi sarei mai aspettata per come sono fatta. Grazie perché da quando ci sei tu sono migliorata tanto a livello atletico e ho iniziato a curarmi di più. Hai fatto tanto sin da subito, ti sei resa subito disponibile e pronta ad aiutarmi, sei una ragazza davvero speciale e spero che la nostra amicizia continui.
Grazie di cuore ragazzi vi voglio bene siete la squadra che ho sempre desiderato ma che non ho mai avuto prima d’ora.
E per ultimo, ma non l’ultimo, volevo ringraziare il mio allenatore il prof. Giuseppe Raffermati, per il quale non basterebbe un semplice “grazie”. Un allenatore con la “A” maiuscola, che ci mette il cuore in tutto quello che insegna e che trasmette, che segue i suoi ragazzi in tutto e per tutto. Grazie per quei minuti interminabili passati al telefono, ma anche allo stadio a parlare di allenamento, gare o di episodi che le sono accaduti o di ricordi che le affiorano la mente, sempre con il fine di insegnarci qualcosa, non solo per quanto riguarda il mondo dell’atletica ma principalmente per la vita di ogni giorno. E’ sempre un piacere ascoltarla e parlare con lei. È sempre pronto e disponibile ad ascoltarci a sopportarci in qualsiasi momento, bello o brutto, a sostenerci, a fare di tutto quando qualcuno di noi ha qualche problema e lo ha dimostrato con me in quest’anno e mezzo. È sempre pronto e disponibile ad accogliere nella squadra un nuovo ragazzo, a rendere il gruppo unito, a non escludere nessuno, a guardare e seguire tutti e trattare tutti allo stesso modo. Grazie per il tempo che ci dedica, lei è più di un semplice allenatore, è come un secondo papà. Grazie di cuore per essersi reso disponibile ad allenarmi 2 anni fa. La conosco da quando ero piccolina e mi ricordo perfettamente quando ad una gara mi chiese aiuto mentre faceva lo speaker. Io mi resi subito disponibile (visto che in quel periodo non potevo gareggiare). L’ho fatto e lo faccio sempre con piacere e col cuore perché lei merita veramente tanto. La cosa che più rimpiango è non aver iniziato ad allenarmi con lei fin da piccolina, le voglio veramente un mondo di bene e spero un giorno di fare qualcosa di buono dopo tutti i sacrifici che abbiamo fatto insieme e di renderla e rendervi orgogliosi di me!
Vi chiedo scusa dunque se mi sono dilungata ma avevo bisogno di approfittare di questo mio momento per dire quello che ho dentro e so che, solo scrivendo, sarei riuscita ad esprimermi. Ora però concludo davvero con la speranza di avervi trasmesso il mio messaggio. Spero di avervi riassunto il mio pensiero: il pensiero di una ragazza che si augura solo di essere importante per voi come lo siete voi per me.
Grazie di vero cuore a tutti, vi voglio bene!
Sara
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Giuseppe Raffermati
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