Colpevoli di aver lavorato
Continua il braccio di ferro tra Comune di Isola delle Femmine e l’Ato-Palermo1. Solo pochi giorni fa il Sindaco, con ordinanza, ha disposto il pagamento, in via sostitutiva, degli stipendi agli operai dell’ATO e della Temporary per venire incontro alle esigenze economiche dei lavoratori, senza stipendio dal mese di gennaio e, come era già successo a marzo, la ditta ha inviato una nota di contestazione disciplinare a quattro dei suoi operai che, mentre gli altri tredici scioperavano, sono rimasti a lavorare. Ed è proprio questa la loro colpa: aver fatto il loro dovere in un periodo di emergenza, contribuendo a rendere Isola delle Femmine un paese pulito.
Stando alla lettera che la signora Giuseppa Bono, responsabile dell’ufficio del personale dell’Ato, firmata anche dall’architetto Leonardo Toia, ai quattro operai si contesta “la mancata apposizione delle firme, da parte dei lavoratori, nei registri aziendali”, “l’inosservanza delle disposizioni impartite dal caposquadra” e di continuare a prendere disposizioni dal Comune, nel periodo che va dal 18 al 30 aprile, e li si inviata a dare spiegazioni entro 5 giorni, pena provvedimenti disciplinari.
Il sindaco Stefano Bologna, in un comunicato stampa diramato oggi, l’ha definita “una situazione kafkiana”, un “paradosso inenarrabile” che siano puniti quattro dipendenti colpevoli di aver lavorato e di non aver obbedito alle disposizioni del caposquadra, che aveva deciso l’astensione dal servizio. Il sindaco ha anche voluto pubblicamente ringraziare ed esprimere la solidarietà dell’amministrazione agli operai che in questi mesi hanno permesso ad Isola delle Femmine di tornare a respirare “il fresco profumo della libertà”.
di Eliseo Davì
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