Culti, culture e libertà
E se vi dicessero che l’Imam di Palermo è un palermitano, precisamente di Capaci, sposato con una donna di Isola delle Femmine? Succede anche questo in una delle città più multiculturali e tolleranti d’Italia e rimarcarlo, dopo gli atti di terrorismo che in questi mesi stanno sconvolgendo il mondo, è quasi un dovere. Sarà appunto il pluralismo religioso nella convivenza culturale il tema dell’incontro organizzato da “La prospettiva” a Capaci, Domenica 8 Febbraio alle 17:30, presso il Palazzo dei Conti Pilo. L’evento s’intitola “Culti, Culture e Libertà” ed interverranno, fra gli altri, appunto l’Imam di Palermo (Francesco Macaluso), Erasmo Palazzotto, della Commissione parlamentare affari esteri, e Adham Darawsha, Presidente della consulta delle culture. Sarà un viaggio dentro e fuori la società’ multiculturale, fra le mille sfaccettature della convivenza e dell’integrazione con cui hanno a che fare: bambini, insegnanti, genitori e semplici cittadini e sarà una occasione per comprendere e conoscere direttamente dalla voce di chi opera e rappresenta culti e culture che da sempre hanno reso ricca la nostra Sicilia.
“Tutto nasce dopo i fatti di Parigi”, ci ha detto il Consigliere comunale di Capaci Antonio Vassallo, “anziché fare qualcosa a caldo, abbiamo voluto organizzare qualcosa a sangue freddo, un momento di riflessione”, una riflessione che, in un momento in cui si è arrivati a parlare di “scontro di civiltà”, è necessario che facciano tutti!
“Siamo convinti che la diversità sia ricchezza – continua Antonio Vassallo – in una Terra, da sempre culla di diverse civiltà e capitale della tolleranza e della pacifica convivenza. Riteniamo inoltre, che compito della politica sia anche la crescita culturale delle nostre piccole comunità“. Nel corso dell’incontro sarà proiettato il cortometraggio “Meschita”, vincitore del premio “La memoria nel cuore”, realizzato dai ragazzi dell’istituto comprensivo “Biagio Siciliano” di Capaci. Il video propone frammenti di memoria che si snodano in un viaggio ideale dall’antico quartiere ebraico di Palermo, la Meschita, sino ad Auschwitz e Birkenau, luoghi tristemente noti per la Shoah. Anche la colonna sonora, frutto di improvvisazione e di ricerca musicologica nel repertorio tradizionale ebraico, è stata eseguita dagli alunni.
di Eliseo Davì
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