Ato rifiuti: Crocetta basta proroghe! Lettera aperta al Presidente della Regione Siciliana
Caro Presidente lei ha il dovere morale, tenendo presente anche gli obblighi di legge, di non fare peggio dei suoi predecessori (Cuffaro e Lombardo) sul tema dei rifiuti.
Forse é arrivato il momento di occuparsi della continua emergenza rifiuti dovuta ad una mancanza di programmazione di qualsiasi genere. Si avvicina il 30 giugno e tutti si aspettano soluzioni definitive: i lavoratori vogliono certezze sul loro futuro, i sindacati si fanno sentire e “minacciano” scioperi che non faranno mai (anche perché la differenza in tanti paesi abituati all’emergenza rifiuti non si vedrebbe), i cittadini vogliono la raccolta differenziata con la riduzione della Tari e “dulcis in fundo” i sindaci accusano sempre la Regione.
Adesso, fermo restando la mia stima e il rispetto per le persone che finora lei ha indicato come assessori all’energia e ai rifiuti (Nicolò Marino, Salvatore Calleri, Vania Contrafatto) mi permetto di suggerirle alcuni nomi qualora decidesse di nominare esperti o nuovi assessori: Alessio Ciacci, Walter Giacetti, Raphael Rossi, Enzo Favoino, Attilio Tornavacca. Si tratta di persone capaci di fare la differenza sul tema dei rifiuti e soprattutto la “differenziata” partendo da esperienze di grande successo in tutta l’Italia. Ormai la situazione in Sicilia è chiara: poche discariche e spesso regno di illegalità (vedasi le varie inchieste in corso sulla gestione), pochi impianti per la differenziata e tanta improvvisazione nella gestione disastrosa degli ATO rifiuti: basta vedere le nomine dei Commissari Straordinari degli ATO in liquidazione fatta troppo spesso da funzionari mediocri e privi di qualsiasi preparazione tecnica e pronti solo a fare “cassa” con i Comuni.
Le SRR dal 1 luglio 2015 dovrebbero sostituire gli ATO ed rendere più “efficiente” il sistema dei rifiuti. Lei è di fronte ad un bivio: “gioca facile” e decide per la proroga degli ATO sino al 30 settembre 2015 oppure li scioglie e li fa confluire nelle nuove SRR con tutte le problematiche connesse. Ma esiste anche la terza opzione, la più rischiosa, che è quella di “responsabilizzare” i Sindaci affidandogli direttamente la gestione dei rifiuti per sei mesi con le procedure previste all’ex art. 191 del Decreto legislativo n.152/2006; in questo periodo lei avrà il tempo di organizzare le SRR e i Sindaci si dovranno occupare seriamente dei rifiuti senza possibilità di applicare la regola “non è colpa mia “.
di Pino D’Angelo
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Pino D'Angelo
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