Partite rubate: arrestato il presidente del Catania Antonino Pulvirenti
Il calcio malato arriva anche nella nostra bella Sicilia: questa mattina la DIGOS di Catania durante le indagini per l’operazione “il treno del gol” ha arrestato 7 persone ai vertici della società etnea. Si tratta del presidente Antonino Pulvirenti, l’ad Cosentino e il dg Delli Carri, Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti. Sono ritenuti responsabili di frode in competizione sportive e di truffe. Secondo l’accusa, alcune vittorie del Catania sarebbero state concordate a tavolino, comprando di fatto le partite.
“La prima reazione è sicuramente un grande dolore”, ha commentato il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi ai microfoni di GDS.it, “perché lavoriamo ogni giorno per rendere comunque credibile e per aumentare la reputazione del nostro contesto, quindi questa è una notizia che ci lascia sgomenti. Bisogna reagire immediatamente e continuare il nostro lavoro, l’impegno verrà ulteriormente moltiplicato. Mi auguro che le cose vengano chiarite, che si sappia la verità il prima possibile e che comunque, di fronte a certi fenomeni, la risposta in caso di conferma sia dura, e faccia capire che il nostro mondo non è disposto ad accettare nessun tipo di accomodamento o accordo che mortifichi il campo e il valore sportivo di una competizione“.
Alle 11.00 di stamane è stata fissata una conferenza stampa che si svolgerà negli uffici della Procura della Repubblica per dare maggiori dettagli sull’operazione. Rimane lo sconcerto dei tifosi RossoBlù che già nelle prime ore della mattinata sui social non volevano credere a questo amaro buongiorno.
Il nome del Catania calcio era emerso il 19 maggio scorso nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Soccer” che portò all’arresto di 50 persone tra dirigenti sportivi, allenatori, giocatori, dirigenti e scommettitori italiani e stranieri che aveva truccato decine di partite del campionato di serie B. L’interesse dell’organizzazione criminale che combinava le partite si era rivolta anche all’incontro Catania-Crotone del 16 febbraio 2015. Alla vigilia dell’incontro uno dei principali protagonisti dell’organizzazione l’albanese Edmond Neriìjaku insieme ad un altro degli arrestati, Ercole De Nicola, si dicevano certi di “combinare” l’incontro Catania – Crotone al punto che Neriìjaku investì 21 mila euro sulla vittoria del Catania. Le cose però non andarono come previsto e l’incontro si era concluso con un pareggio, 1-1
La partite che sono state messe sotto indagine dalla procura della repubblica sono Varese-Catania (0-3), Catania-Trapani (4-1), Latina-Catania (1-2), Catania-Ternana (2-0) e Catania-Livorno (1-1). Durante la conferenza stampa gli inquirenti hanno specificato che si lavora anche su Catania-Avellino (1-0): sono tutte partite giocate tra la fine di marzo e l’inizio di maggio scorsi, risultati positivi in sequenza che hanno consentito al Catania di tirarsi fuori dalla zona calda della classifica di serie B.
di Alessandro Noto
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Alessandro Noto
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