Da Pittsburgh a Isola delle Femmine per scoprire le proprie origini

Da Pittsburgh a Isola delle Femmine per scoprire le proprie origini

E’ passato più di un secolo da quando la sua famiglia lasciò il paese natale di Isola delle Femmine e adesso, Vincent Ferrante, l’ultimo discendente di quel ramo della famiglia Ferrante, ha deciso di tornare dove questa storia è cominciata. Una storia che è la storia di decine di isolani che hanno dovuto lasciare quello che era ancora solo un piccolissimo borgo di pescatori per inseguire il sogno americano.

Vincenzo Ferrante

Vincenzo Ferrante

Il bisnonno, Vincenzo Ferrante, partì da Isola delle Femmine nel 1899 e l’altro bisnonno, Vincenzo Di Maggio, lo seguì nel 1901. Arrivarono in California e si stabilirono fra Pittsburgh e Martinez, la città natale di Joe Di Maggio, vivendo come pescatori nel delta del fiume Sacramento. Il pescato era abbondante, soprattutto di salmoni. Tutti erano pescatori, fino a quando il governo decise di trasformare quell’area in un territorio turistico e il delta fu chiuso alla pesca. Per questo motivo gli isolani dovettero reinventarsi il mestiere. I pionieri si spostarono a Monterrey, mentre altri, fra cui la famiglia Ferrante, intrapresero nuove attività. I Ferrante trovarono lavoro presso la Fabbrica Cannery, che inscatolava frutta e vegetali.

Vincent Ferrante è un elettricista che lavora per una grossa compagnia da 30 anni, mentre sua moglie Nicole – anch’essa di origini italiane – lavora in un’azienda di spedizioni. Hanno deciso di fare questo viaggio insieme per conoscere Isola delle Femmine. Vincent ha potuto riscoprire le radici perdute, conoscere la storia della sua famiglia, i pescatori, le tradizioni. Con l’aiuto degli impiegati comunali ha trovato il certificato di nascita bruciacchiato di suo bisnonno e ha fatto una scoperta incredibile: Vincenzo Ferrante aveva un fratello gemello e non lo sapeva nessuno! “È come se avessi fatto jackpot alla slot machine”, ha dichiarato felice Vincent.

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Per quanto riguarda Isola, Vincent e Nicole sono rimasti affascinati dalla sua bellezza, dal cibo, dalle persone cordiali, dagli isolani che riaccolgono i figli e i nipoti degli emigrati. Gli ho chiesto se torneranno: “Certo”, ha risposto Vincent; “Vogliamo trasferirci qui”, ha aggiunto Nicole, che mi fa vedere la foto della statua del pescatore che si trova a Pittsburgh, identica a quella che si trova al centro dell’omonima piazza di Isola delle Femmine.

Stamattina Vincent e Nicole sono ripartiti per la California, ma siamo certi che li rivedremo presto. A loro affidiamo il saluto di tutta Isola delle Femmine ai nostri concittadini dall’altra parte dell’oceano.

di Eliseo Davì

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