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Dalle lobbies a Sulmona 2015: la rinascita dello sport siciliano

Dalle lobbies a Sulmona 2015: la rinascita dello sport siciliano

Ci fu un tempo dove anch’io ero considerato uno dei giovani tecnici emergenti. Allenavo infatti tanti ragazzi di successo e, pur essendo contro certe lobby di allora, quando bisognava accompagnare la rappresentativa siciliana per qualche gara nazionale, venivo quasi sempre convocato. La cosa però durò solo per qualche anno. Infatti la pochezza dell’organizzazione e la scarsa voglia di molti dei tecnici accompagnatori a collaborare, fece si che ognuno di loro pensasse soltanto al proprio atleta, non curandosi di tutti gli atri ragazzi che dovevano gareggiare e quindi non curandosi della squadra. Il primo anno, preso dall’entusiasmo di questa nuova esperienza, non mi curavo di tutto ciò. Per me aver raggiunto questa meta, era come aver dimostrato a tutti il mio valore (mai nessuno, non appartenente alla lobby di cui sopra, era mai stato convocato). Come detto, queste lobby che comandavano, decidevano chi dovesse andare e chi dovesse restare a prescindere dalle qualità professionali del tecnico/accompagnatore. Mi ero anche accorto che il responsabile tecnico del settore giovanile, che era colui il quale doveva formare la squadra, altri non era che un “pupo” totalmente asservito alle lobby.

La Sicilia, pur avendo atleti di grande talento, mai fino a quel momento era riuscita a far vedere di cosa fosse capace. La posizione finale, infatti, era sempre tra le ultime. Mi piace, e nello stesso tempo mi dispiace, ricordare una vicenda che mi vide protagonista in prima persona, quando allenavo l’allora giovane atleta Orazio Scarpa. Orazio, avrebbe dovuto gareggiare nei metri 300p, gara in cui aveva ottenuto uno dei migliori tempi a carattere nazionale, ma fu iscritto in una disciplina completamente diversa: il salto in alto. A dir la verità quell’anno era diventato campione regionale in tante discipline, (era un atleta polivalente e si esprimeva ad alto livello in più discipline, tanto che negli anni successivi, stabilì, per due stagioni consecutive, la migliore prestazione nazionale nel PENTATHLON), ma chiunque, anche un asino, lo avrebbe iscritto nei metri 300p. Solo l’allora responsabile della squadra siciliana non lo capì. Questa situazione non passò inosservata, anche per il fatto che mi feci sentire nelle apposite sedi. L’anno successivo ci fu un avvicendamento e il nuovo responsabile del settore tecnico giovanile, il Prof. Ignazio Russo di Catania, mi chiamò e mi disse: “Anche quest’anno dobbiamo preparare la squadra per il Gran Premio delle Regioni – allora si chiamava così – ed io conto anche su di te”; alchè gli risposi che non ero interessato, visto l’andazzo degli anni precedenti. Scosso da questa mia risposta, a lui inaspettata, il Prof. mi fermò subito e mi disse: “Da questo momento in poi cambierà tutto; ognuno degli accompagnatori si dedicherà ad un settore e sarà l’unico responsabile dello stesso”. La sua proposta mi convinse e decisi di dare la mia disponibilità a collaborare. I risultati non tardarono ad arrivare. Quell’anno infatti la Sicilia ottenne uno dei migliori piazzamenti di sempre: terzo posto. Negli anni a venire, sempre sotto la responsabilità del Prof. Russo, le cose cominciarono ad andare molto meglio. Purtroppo però sia io che lui dovemmo allontanarci dai campi di atletica leggera per motivi personali/familiari. Il risultato di questo nostro allontanamento fu che tutto ritornò esattamente come prima. Le lobby si ripresero la responsabilità del settore giovanile e… fu notte fonda. Per tanti anni la Sicilia fu relegata negli ultimissimi posti in graduatoria.

scarpaQualche anno fa, per fortuna, le cose sono cambiate. Al giovane Orazio Scarpa (che nel frattempo aveva raggiunto una qualifica che in Italia in pochissimi possono vantarsi di avere) fu proposto di diventare Responsabile/coordinatore del settore tecnico della regione Sicilia. Incarico che egli accettò volentieri. Nel frattempo aveva anche cominciato ad allenare dei ragazzi che gli diedero subito delle immense soddisfazioni. Il Prof. Scarpa prese in mano la situazione e grazie alle sue capacità e alla sua preparazione cominciò a lavorare per far crescere il settore giovanile. I risultati non tardarono ad arrivare. Anche se col suo modo di fare si attirò l’antipatia di qualche tecnico, tanti altri tecnici abbracciarono il suo modo di lavorare (Dell’Aquila Salvatore di Siracusa per esempio). Tra lui e questi tecnici si instaurò un rapporto di estremo rispetto e questa situazione portò alla valorizzazione di tanti piccoli atleti; tra tutti Raffaele Di Maggio allenato dal Prof. Scarpa, vincitore dei GSS e Marquez Wilson, allenato da Salvo Dell’Aquila, che detiene la seconda migliore prestazione nazionale dell’anno sui 1200 metri con siepe. I risultati ottenuti dal professore Scarpa, continuarono ad arrivare, tanto che, quest’anno, la Sicilia ha dimostrato a tutta la nazione, di avere degli atleti in grado di competere ad alti livelli. I nostri atleti infatti, si sono messi in mostra ai “Campionati italiani individuali per regioni” 2015 – cadetti e cadette.

In riferimento alla manifestazione di cui sopra, è doveroso fare una precisazione; è vero che le regioni d’Italia sono 20, ma in questo caso le squadre partecipanti sono 22. Le altre due squadre sono quella di Bolzano, che può presentare una sua squadra in quanto città a statuto autonomo, e l’altra formata da tutti gli atleti delle varie regioni che gareggiano soltanto a livello individuale. Dicevo quindi che il 10 e 11 ottobre 2015 si sono svolti i Campionati italiani individuali per regioni 2015 – cadetti e cadette a Sulmona e finalmente dopo tanti anni la Sicilia ha ripreso ad occupare un posto di tutto rispetto nella classifica finale, giungendo decima.

Un doveroso ringraziamento per l’ottima prestazione della Sicilia va a tutti coloro i quali si sono adoperati per la buona riuscita della manifestazione, e a tutti gli atleti, i tecnici e gli accompagnatori, che con il loro spirito di abnegazione hanno fatto si che il lavoro del Prof. Scarpa potesse finalmente portare la Sicilia in una posizione di tutto rispetto. Per concludere volevo ricordare a tutti gli isolani, che oltre dal Prof. Scarpa, isolano DOC, siamo stati degnamente rappresentati dall’atleta Giuseppe Terreno, che pur non essendo riuscito a conquistare la finalissima per pochissimi centimetri, è arrivato nono nel getto del peso, migliorando ancora una volta e in poco tempo, il suo primato personale, scagliando l’attrezzo dal peso di 4 Kg a 13,32 metri.

di Giuseppe Raffermati

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