A Palermo arriva “Addio Spreco”: ridurre lo spreco alimentare e aiutare il prossimo
L’associazione è dunque un modo nuovo e intelligente di aiutare il prossimo, basato sul riutilizzo e sulla distribuzione dei prodotti in eccesso che non possono più essere venduti. L’obiettivo dell’associazione è duplice: non solo destinare tutto il cibo raccolto ai bisognosi, ma anche dare un’opportunità di lavoro a chi ha deciso di collaborare con loro, prevedendo una cifra simbolica per il lavoro di raccolta e distribuzione dei volontari precari coinvolti. Il progetto prevede inoltre la distribuzione di cibo a cinquanta/sessanta famiglie scelte sulla base del certificato ISEE, appositamente selezionate o indicate dalla parrocchia.
Anche “Addio Pizzo” sostiene l’iniziativa, consapevole che l’eccesso di spreco alimentare sia uno dei tanti difetti della nostra economia, e della necessità di abbracciare al più presto un modello di sviluppo eco-solidale che utilizzi il riciclo di cibo come risorsa per far fronte al problema.
“Addio Spreco” ha sede in via Villagrazia, al centro Arcobaleno 3P, nel quartiere di Guadagna. Il centro è stato fondato quattro anni fa dalla suora missionaria e assistente sociale Anna Alonzo, ed è da lei gestito insieme all’associazione Provide Regina della Pace. All’interno della struttura sono inoltre previste tante attività per bambini, anziani e adulti: corsi di musica, taglio e cucito, doposcuola, cucina, informatica e ancora tanto altro.
Anche a Isola delle Femmine è in atto un’iniziativa simile, iniziata il 26 aprile scorso grazie ad un gruppo di volontari e proseguita tutti i giorni, festivi compresi: ad oggi quasi 50 persone ricevono quotidianamente il cibo rimasto invenduto di tre panifici (di Aiello, Geraci e dell’Isola del pane) e di quattro bar (Lo Bianco, Lido Miramare, Bar Scalici e Bar Valentina), tutto ciò al fine di ridurre lo spreco di cibo e di dare la possibilità a tante persone di riceverlo gratis. Anche Vogue Italia ha dato spazio a questa iniziativa “sperimentale” (leggi qui), già avviata dalla ONLUS Liberacqua in occasione della SERR 2014, durante la gestione del parco giochi. D’altronde, se in Francia è già stata emanata una legge che obbliga tutti i supermercati ad offrire il cibo avanzato o appena scaduto a chi ne ha più bisogno, cosa aspettiamo a fare altrettanto in Italia?
di Clara Ambrosi
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Clara Ambrosi
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