Possibile svolta nel giallo Maiorana: trovata una scarpa e un sacco macchiato di rosso
Sono passati quasi 9 anni da quel 3 agosto 2007, quando da un cantiere di Isola delle Femmine sparirono l’imprenditore Antonio Maiorana e il figlio Stefano. Sono state vane fino ad ora tutte le ricerche e tutte le battaglie condotte dalla madre, Rossella Accardo, che non ha mai smesso di chiedere che sia fatta luce su questa vicenda: “Una madre va fino in fondo e ci rimette pure la vita!”, ha dichiarato ai nostri microfoni lo scorso luglio (leggi qui), quando il pubblico ministero Roberto Tartaglia ha riaperto l’inchiesta, in seguito alle dichiarazioni del pentito Vito Galatolo, e ha inviato le ruspe dell’esercito per scavare in un terreno a Villagrazia di Carini, presso Serra Cardillo, non lontano dalla zona dove i due costruttori avevano interessi economici, alla ricerca delle tracce dei Maiorana.
Dopo tanti anni, la soluzione del mistero potrebbe essere finalmente a portata di mano: mesi fa, durante alcuni scavi in un terreno nel palermitano (la cui localizzazione non è al momento conoscibile) sono stati trovati una scarpa e un sacco macchiato di rosso. La suola è molto deteriorata, forse a causa del tempo oppure perché è ciò che resta di un incendio o dell’utilizzo di acidi. La suola e il sacco erano coperti da una grossa quantità di ghiaia, di quella usata per il calcestruzzo, non materiale di risulta, ma di ghiaia “pulita”, cioè mai utilizzata.
La notizia è trapelata solo oggi, perché in questi giorni sono stati notificati gli atti per gli esami del Ris ai diretti interessati. I reperti, chiusi e sigillati, attualmente si trovano nei laboratori del Ris di Messina, in attesa delle analisi che verranno condotte dal colonnello dei Carabinieri Sergio Schiavone, alla presenza dei consulenti di parte della Procura e dei familiari dei Maiorana. Solo allora sarà possibile capire se davvero ci sia un collegamento fra il ritrovamento e la scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana.
di Eliseo Davì
Seguici su: