La Corte dei Conti punta il dito contro Isola delle Femmine: “Troppi debiti e buchi di bilancio”
La Corte dei Conti contesta un disavanzo di amministrazione di 779.222 euro, aumentato dalla quota vincolata del fondo svalutazione crediti per 113.345 euro. Preoccupa anche la situazione di perdurante e grave carenza di liquidità, che costringe a ricorrere ad anticipazioni di tesoreria non rimborsate a fine esercizio per 1.370.611 euro. La Corte dei conti punta il dito anche contro i debiti fuori bilancio: a fine esercizio il Comune ne aveva per 231.676 euro in attesa di riconoscimento e 511.132 euro già riconosciuti, di cui 150.779 riferiti ad acquisizioni di beni e servizi senza impegno di spesa. I giudici, inoltre, contestano la presenza di un potenziale ingente debito di 2.289.137 euro derivante da un procedimento pendente dinanzi la Corte di Cassazione, avverso la sentenza di condanna della Corte di Appello di Palermo, “a fronte del quale non risultano adottate misure prudenziali a tutela degli equilibri”.
Secondo la Sezione di controllo della Corte dei Conti, inoltre, non sono stati rispettati i quattro parametri per l’individuazione degli enti strutturalmente deficitari e il mancato aggiornamento degli inventari dal lontano 1998. Nella relazione sul rendiconto il collegio dei revisori aveva già evidenziato l’inesistenza dell’inventario dei beni mobili, prescrivendo di procedere con sollecitudine alla sua redazione. Per questo motivo il Pdr aveva presentato in Consiglio una mozione per l’immediata elaborazione del patrimonio dei beni mobili comunali, chiedendo al sindaco di farlo aggiornare ogni quattro mesi, ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza. “L’inventario dei beni mobili c’è”, ci aveva spiegato Giuseppe Caltanissetta, vice presidente del consiglio, “il Comune ha le schede di arredi, supporti tecnologici, etc. Non è stato semplicemente aggiornato negli ultimi anni, per ovvie ragioni pratiche: non destinare un dipendente alla verifica del numero di matite e spillatrici a disposizione! Purtroppo non disponiamo di particolari risorse – pc moderni, smartphone, mobilio di pregio… per cui il dato è pressoché irrilevante. In passato abbiamo segnalato vicende spiacevoli legate a laptop e cellulari del Comune in giro per il Paese, ma oggi non c’è alcun rischio a riguardo!”
I giudici, nella loro deliberazione, passano poi a descrivere quello che è successo durante il Consiglio comunale del 18 dicembre scorso, durante il quale è stata esaminata la situazione contabile alla presenza del sindaco Stefano Bologna che – scrivono i giudici – “si è limitato a riportarsi alle misure correttive deliberate dal Consiglio comunale con atto numero 34 del 21 settembre 2015”, un provvedimento che “assume scarsa rilevanza” perché “il consiglio comunale ha per lo più fornito giustificazioni in ordine alle criticità evidenziate in sede di verifica sul rendiconto 2012 e, in gran parte confermate in questa sede, senza, tuttavia, fornire concreti indizi di al fine di correggere le predette disfunzioni”.
L’articolo de Il giornale di Sicilia riporta anche le dichiarazioni del sindaco Bologna: “Si tratta di danni fatti negli anni passati – dice il primo cittadino di Isola delle Femmine – mentre i correttivi sono stati già messi in atto, in parte nel 2014 e in parte nel 2015. Il debito di 900 mila euro, ad esempio, si è progressivamente ridotto nel corso di questi due ultimi esercizi, passando da 350 mila a 170 mila euro. C’è stata una inversione di tendenza, una vera e propria azione di bonifica nei conti dell’ente, attraverso anche una progressiva riduzione delle spese. Abbiamo registrato un aumento nelle entrate tributarie e inoltre il bilancio è stato approvato con parere positivo dei revisori dei conti”.
Un articolo, quello di Antonio Di Giovanni e Corrado Lo Piccolo, che però è un fulmine a ciel sereno. Già nel corso del Consiglio comunale del 30 dicembre, quando in extremis è stato approvato il bilancio 2015, erano emersi con chiarezza segnali di allarme. La Nota tecnica al bilancio, firmata dal responsabile del settore economico-finanziario, la dott.ssa Doborah Puccio, aveva già tratteggiato un futuro poco roseo per le casse comunali di Isola delle Femmine. “Ne scaturisce un quadro prospettivamente preoccupante sul grado di sostenibilità finanziaria delle stesse spese di funzionamento del Comune”, si legge nella relazione. Troppi debiti fuori bilancio, alta evasione fiscale e impossibilità di alzare le tasse, dato che l’imposizione tributaria è già ai massimi livelli in quasi tutti i tributi comunali: questo è il quadro in cui deve intervenire l’amministrazione nei prossimi mesi. E non sarà facile!
di Eliseo Davì
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