Inchiesta sulla “terra dei fuochi” in Sicilia: i carabinieri perquiscono l’Italcementi di Isola

Inchiesta sulla “terra dei fuochi” in Sicilia: i carabinieri perquiscono l’Italcementi di Isola

Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico hanno avviato una perquisizione all’Italcementi di Isola delle Femmine, su disposizione della Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli. L’inchiesta è quella sulla “terra dei fuochi” in Sicilia e ha portato a varie perquisizioni in tutta Italia. In Sicilia sono in corso due operazioni, a Isola delle Femmine e nel catanese. Alla cementeria di Isola i Carabinieri hanno sequestrato documenti di trasporto di rifiuti ordinari e rifiuti speciali.

Cemento e “monnezza”.Stanno scoppiando i mattoni e mi hanno individuato come responsabile perché ho mischiato la pozzolana con il materiale riciclato”. E’ questa l’intercettazione choc che ha fatto partire l’operazione. A parlare è Biagio Illiano, titolare della cava NEOS (sita in Giugliano in Campania), il quale spiega come vengono realizzati i mattoni per l’edilizia civile, con cemento di bassa qualità ottenuto da rifiuti miscelati alla pozzolana (materiale edile estratto tipicamente nella zona di Pozzuoli) ma venduta come materia prima. Illiano questa mattina è finito ai domiciliari, insieme ad altre 13 persone. Nell’informativa i carabinieri del Noe hanno spiegato che pozzolana miscelata è stata venduta anche agli stabilimenti della società Italcementi, che rimane  estranea all’inchiesta.

La parola all’Italcementi. L’azienda del cemento ha subito chiarito la sua posizione in questa vicenda e il motivo della perquisizione. “L’Italcementi sta fornendo alle forze dell’ordine i documenti richiesti con riferimento alla vicenda relativa al fornitore NEOS”, ci hanno scritto, “si precisa, in ogni caso, che la pozzolana fornita da NEOS ha rappresentato una quantità minimale, meno dell’1%, delle materie prime impiegate nell’impianto”.

italcementiL’accusa del Movimento 5 stelle. Negli ultimi mesi ha suscitato forte polemica il tema dei rifiuti stoccati nei cementifici o degli scarti di lavorazione dei cementi. Sull’Italcementi, in particolare, sono state numerose le interrogazioni del Movimento 5 stelle all’Assemblea Regionale Siciliana e a livello nazionale ed europeo. L’Italcementi ha sempre assicurato che tutte le procedure previste dalla legge sono regolarmente rispettate nei processi produttivi. “In attesa di conoscere i dettagli di questa operazione“, ha dichiarato la parlamentare 5 stelle Claudia Mannino, “una cosa posso affermarla: gli impianti industriali sono delle attività che devono essere al centro delle attenzioni di politica e pubblica amministrazione per tutelare i cittadini. Questo è quello che stiamo cercando di fare partecipando a procedimenti e facendo avviare numerose indagini europee (vedi Italcementi stessa e Bertolino)“. La deputata si è anche rivolta al sindaco di Isola delle Femmine, chiedendogli di prendere provvedimenti: “In un paese normale, in attesa che le indagini si chiudano, viste le criticità e le scadenze delle autorizzazioni dell’impresa, il sindaco dovrebbe agire in autotutela ed in tutela dei suoi cittadini“, ha dichiarato, “dovrebbe costituirsi parte civile come Comune e chiedere la sospensione dell’attività in attesa del processo che è in corso (e di cui nessuno conosce i dettagli) soprattutto visto il non rinnovo dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, che è in itinere da quasi due anni“.

di Eliseo Davì

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Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Palermo. Ha scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Scrive sul blog di informazione online "Il giornale di Isola", ha collaborato con "L'ora", con il giornale online "MasterLex", con "IoStudioNews", Tv7 Partinico e Tgs.
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