Gli operai dell’Ato in sciopero. Sindaco Bologna: “Situazione paradossale, da denuncia penale”
“È una situazione paradossale”; ha dichiarato il sindaco di Isola delle Femmine ai microfoni di TeleOccidente, “ogni giorno si parla di un sistema dei rifiuti infiltrato dalla mafia e che sta portando la Sicilia al fallimento, perché i debiti fatti dai 27 Ato ammontano a 1,8 miliardi. Nonostante i nostri risultati nel campo dei rifiuti e nella raccolta differenziata, che naviga tra il 50 e il 60%”, continua Stefano Bologna, “non riusciamo a liberarci di questa zavorra del carrozzone Ato. I sei mesi di distacco, da maggio a novembre, dovevano servire a far transitare gli operai, ma questa situazione rischia di vanificare ancora una volta i risultati ottenuti. Abbiamo ancora pochi giorni di tempo, ma dal 1° dicembre saremo nuovamente nella palude”.
“Io lancio una denuncia formale e non mi fermo qui”, minaccia il sindaco, “da domani in poi, con gli altri sindaci di Montelepre, di Carini, di Giardinello e di Balestrate, che hanno attuato l’Aro, non tollereremo che i nostri Comuni paghino due volte gli operai della ditta a cui hanno affidato l’appalto e gli operai dell’Ato. Questa è una situazione indegna e da Procura della Repubblica. Il commissario straordinario, il commissario liquidatore, l’assessore regionale ai rifiuti e le Srr devono segnare una svolta”. In mattinata il commissario straordinario dell’Ato Rifiuti Palermo 1, Natale Tubiolo, ha firmato la proroga per il distacco temporaneo degli operai in servizio ad Isola delle Femmine alla ditta Agesp, ma il provvedimento è valido fino al prossimo 30 novembre. Da domani quindi i lavoratori torneranno in servizio, ma se entro la fine del mese l’Ato non firmerà il distacco definitivo e gli operai non passeranno finalmente alla ditta privata per tutta la durata dell’appalto, dal primo dicembre gli operai resteranno fuori. L’Ato e la Regione devono uscire immediatamente da questa ambiguità che ormai dura da troppo tempo. In proposito ha commentato il dott. Giuseppe D’Angelo, direttore esecutivo ed operativo del piano Aro: “Lancio un appello all’ing. Cocina, dell’ufficio speciale della raccolta differenziata”, ha dichiarato, “chiudete definitivamente l’Ato Palermo 1!”.
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