Liberate nel mare di Isola delle Femmine tartarughe col nome di due vittime di mafia (VIDEO)
Il 21 marzo è la giornata dedicata alle vittime innocenti di tutte le mafie. Per questa ricorrenza, quest’anno gli studenti delle terze medie dell’Istituto Comprensivo Francesco Riso di Isola delle Femmine ha incontrato l’amministrazione comunale per riflettere insieme sui temi della legalità, del coraggio civile, della responsabilità, del rispetto delle regole e del ripudio della mafia in tutte le sue espressioni.
Il dirigente scolastico Anna Maria Tarallo ha spiegato ai ragazzi il significato di questa giornata del ricordo, come “rinascita della natura, risveglio e rinnovo responsabile della coscienza civile della società“. Al dibattito hanno partecipato anche il sindaco Stefano Bologna, che ha richiamato tutti i giovani a fare rete e stare insieme per rafforzare il tessuto sociale della nostra comunità e l’assessore Giuseppe Caltanissetta, che ha ricordato la storia di Biagio Siciliano e di Giuditta Milella, giovani vittime di mafia. Sono intervenute anche alcune consigliere comunali e il sindaco dei ragazzi Gabriele Cavallaro, a nome di tutti i suoi compagni che si stanno preparando per l’inaugurazione del giardino della memoria “Quarto Savona Quindici” di Isola delle Femmine, che si dovrebbe tenere il prossimo 23 maggio.
La giornata della memoria è stata celebrata anche con la liberazione di due tartarughe caretta caretta, di 5 e 6 anni, nell’area marina protetta di Isola delle Femmine-Capo Gallo, a cui hanno partecipato tanti cittadini e alcuni alunni della scuola Francesco Riso. “L’iniziativa“, spiegano gli organizzatori, “ha l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sull’area marina protetta nonché sulla salvaguardia delle Caretta Caretta“. Le due tartarughe sono state chiamate Angela e Simonetta, due nomi simbolici scelti Gianfranco Zanna, responsabile regionale di Legambiente per ricordare due vittime di mafia. Angela Tallito era una bambina di appena un anno, uccisa davanti la porta di casa a Montelepre, il 7 settembre 1945, durante un attentato contro il militante socialista Giovanni Spiga. Un aggressione che sarebbe stata attribuita a Salvatore Giuliano e nella quale rimasero feriti altri bambini. Simonetta Lamberti era invece una bambina di 11 anni, uccisa dalla camorra, nel salernitano, in un attentato contro il padre giudice avvenuto nel 1981. I due esemplari sono stati salvati a Siracusa dopo essere state colpite involontariamente da alcuni pescatori. Dopo essere state curate dall’Istituto Zooprofilattico di Palermo, sono tornate in mare davanti gli occhi curiosi di tanti bambini. All’evento ha partecipato Gianfranco Zanna, alcuni esponenti del circolo locale di Legambiente – Naturalmente, fra cui Paolo Arena, e l’associazione Jacques Cousteau Diving Club.
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