Il designato assessore all’ambiente Trizzino (M5S) sull’Isola delle Femmine: “Ecco come rilanceremo le riserve naturali”
In vista delle elezioni regionali in Sicilia del prossimo 5 novembre, pochi giorni fa il Movimento 5 Stelle ha designato il secondo assessore in pectore: si tratta di Giampiero Trizzino, avvocato e consigliere regionale durante l’ultima legislatura, per due anni e mezzo presidente della commissione ambiente e ricercatore di diritto ambientale. Sarà proprio l’Ambiente la delega che gli spetterà in un’ipotetica giunta guidata da Giancarlo Cancelleri. Nel suo programma di incontri sul territorio è prevista anche la visita delle riserve naturali e delle aree marine protette siciliane. Prima tappa l’isolotto di Isola delle Femmine, che Trizzino ha visitato venerdì 29 settembre, insieme al direttore della riserva, Vincenzo Di Dio. La riserva è stata istituita, dalla Regione Siciliana, nel 1997 ed è stata affidata alla LIPU dal 1998. Essa è nata per tutelare il patrimonio floristico locale e per favorire la sosta delle specie faunistiche che sostano sull’isola nei loro movimenti migratori.
“La riserva naturale di Isola delle Femmine è una peculiarità siciliana perché è una riserva naturale terrestre circondata da un’area marina protetta”, ha commentato Trizzino, “è un’area davvero unica perché quest’isola non ha soltanto bellezze naturalistiche da custodire ma anche reperti archeologici che abbiamo potuto visitare”. Sull’isolotto, infatti, sorge una torre, risalente al XVI secolo, di tipologia riconducibile all’architetto fiorentino Camillo Camilliani (molto più noto per essere stato l’artefice della fontana Pretoria a Palermo), che faceva parte del sistema difensivo della costa per fronteggiare le invasioni dei pirati barbareschi. All’interno della riserva, inoltre, gli archeologi hanno trovato i resti di sette vasche di epoca romana, se non addirittura punica, per la realizzazione del garum, una salsa di pesce di cui i romani andavano ghiotti.
“Nel tempo questa riserva è riuscita ad attirare numerosi turisti grazie anche ad un piccolo imprenditore privato che fa il transfert dalla terraferma fino all’isolotto attraverso un’imbarcazione con un fondo di vetro”, continua Trizzino, facendo riferimento al natante Explora, del capitano Rocco Bellone (per informazioni clicca qui), “e questo chiaramente rispecchia la nostra idea di coniugare economia con lo sviluppo sostenibile. È una riserva naturale davvero bellissima. L’afflusso dei visitatori è concentrato nel periodo estivo ma, nell’ottica di destagionalizzare il flusso turistico, secondo noi questo tipo di attività può essere allungata al periodo autunnale e primaverile. Un dato curioso che abbiamo oggi scoperto col direttore della riserva”, ha commentato Trizzino, “è l’impatto ambientale che la discarica di Bellolampo produce indirettamente anche in quest’isola: abbiamo trovato resti di ossa di pollo che sono in realtà scarti della discarica di Bellolampo che vengono portati da gabbiani. Questo fenomeno verrà meno quando in Sicilia si avvierà la raccolta differenziata e lo scarto umido di Bellolampo progressivamente diminuirà”.
“La principale difficoltà che abbiamo riscontrato, come anche in altre riserve, è che in questo momento il personale in convenzione, cioè il personale che lavora nelle riserve naturali con le convenzioni alle associazioni ambientaliste, è estremamente precario, non c’è una stabilità economica e questa è un’umiliazione per delle persone che fanno del lavoro quasi volontario, perché molto spesso non percepiscono lo stipendio da molto tempo”, continua il deputato, “ma che comunque con dedizione portano avanti un’attività che è davvero fondamentale per lo sviluppo sostenibile della nostra isola. L’idea è quella di creare da un lato stabilità economica per chi ci lavora ma, contemporaneamente, premiare quelle riserve che sono in grado di creare sviluppo sostenibile, non custodendo in modo museografico il territorio, ma dando la possibilità ai visitatori, ai turisti di poter apprezzare le bellezze naturali senza danneggiarle”.
Non è la prima volta che il designato assessore all’ambiente visita Isola delle Femmine: appena due settimane prima, insieme ad Antonino Randazzo, consigliere comunale di Palermo, aveva fatto un sopralluogo all’Isola ecologica e al Centro comunale di raccolta per conoscere meglio il sistema di raccolta differenziata messo a punto in due anni e che ha consentito al Comune di raggiungere in breve tempo il 50% di raccolta differenziata in media all’anno, con picchi di oltre il 65%. “È un piccolo esempio virtuoso di gestione dei rifiuti portato avanti dalla determinazione di Giuseppe D’Angelo”, ha dichiarato in quell’occasione Giampiero Trizzino che, arrivato all’isola ecologica, è rimasto positivamente colpito dal considerevole afflusso di utenti che usufruiscono del servizio di tariffazione puntuale per ottenere un sconto sulla tassa dei rifiuti fino al 50% (leggi qui). “Abbiamo ascoltato le sue parole e parlato con tanti cittadini che ci hanno descritto i punti deboli di un percorso che prima di tutto è una battaglia civica, perché a fronte di tanti contribuenti che fanno la raccolta differenziata, ci sono altrettanti ‘furbetti’ che ancora oggi abbandonano i rifiuti per strada”.
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