Isola delle Femmine, sul caso dei tributi spariti parla l’assessore Caltanissetta: “Gravi problemi nella riscossione delle entrate”
Ha generato grande indignazione la notizia, pubblicata da “Il giornale di Sicilia”, relativamente ai tributi pagati dai cittadini spariti nel nulla. La Corte dei Conti ha infatti scoperto che 56 comuni siciliani avevano affidato il servizio di riscossione a società esterne (“Tributi Italia” o società poi rilevate da quest’ultima) le quali hanno incassato le somme e non le hanno più “girate” ai municipi. Fra loro anche Isola delle Femmine, che ha perso 237 mila euro di incassi di Ici, Imu, Tari e tutti gli altri tributi locali versati dai cittadini. Nella loro relazione i magistrati hanno anche puntato il dito contro i sindaci, ritenendo “inspiegabile che un Comune abbia potuto affidarsi ad una società che già era finita al centro di inchieste anziché rivolgersi a Equitalia o Riscossione Sicilia”. Insomma, già si sapeva che questa “Tributi Italia” era poco affidabile, eppure gli enti locali hanno lo stesso voluto chiedere le sue prestazioni. Intanto la “Tributi Italia” è fallita e recuperare le somme sarà dunque impossibile (per maggiori dettagli clicca qui).
In realtà la sentenza della Corte dei Conti, che ha formalmente sancito il diritto del Comune di Isola delle Femmine al ristoro del pregiudizio patito, a seguito della riprovevole condotta di “Tributi Italia” – quantificato in circa 250.000 euro -, risale all’anno scorso. Una vicenda, questa, che secondo l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Caltanissetta “costituisce l’ennesima conferma della gravità della problematica relativa alla riscossione delle entrate per gli enti locali”.
“Se per un verso occorre guardare con prudenza e scrupolo all’individuazione di soggetti terzi cui affidare il servizio, peraltro non si possono nascondere le inaccettabili inefficienze palesate negli anni da Riscossione Sicilia”, continua Caltanissetta, rispondendo indirettamente alle critiche mosse dai magistrati ai Comuni, “l’amministrazione di Isola delle Femmine, nella consapevolezza della comprovata impossibilità formale e soprattutto sostanziale per l’ente di procedere autonomamente alla riscossione dei tributi, ha avviato una gara, ormai prossima alla definizione, per l’affidamento all’esterno del servizio, cercando di vincolare tale scelta a specifiche cautele. In particolare, memori della drammatica vicenda oggetto della richiamata pronuncia, abbiamo inteso evitare che le somme riscosse restino nella disponibilità dell’operatore privato, transitando gli importi versati dai contribuenti sui conti comunali. Inoltre”, continua l’assessore, “in aggiunta alle ovvie garanzie di legge, il responsabile del procedimento è stato espressamente invitato a richiedere documentazione idonea ad attestare l’estraneità degli interlocutori non pubblici a contesti inopportuni sotto il profilo finanziario e giuridico”.
“La difficile attivazione del turn over nel settore pubblico, che consentirebbe adeguate soluzioni interne, e la necessità di incassare in tempi certi le somme per assicurare i servizi ai cittadini, impongono scelte delicate”, conclude Giuseppe Caltanissetta, “per evitare di incorrere negli errori posti in essere dalle precedenti amministrazioni, c’è una sola via: vigilare su chi lavora per noi, e rendere conveniente l’onestà”.
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