Il premier Giuseppe Conte in Sicilia, omaggio alla stele che ricorda la strage di Capaci
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, dopo essere atterrato all’aeroporto di Palermo “Falcone e Borsellino”, si è fermato lungo l’autostrada A29, davanti la stele che si innalza dal giardino della memoria “Quarto Savona Quindici” di Isola delle Femmine e che ricorda la strage di Capaci, il 23 maggio 1992, per rendere omaggio alle vittime: i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti della polizia di Stato Antonino Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
“Mi sono fermato qui per commemorare le vittime di quel terribile atto compiuto nei confronti di chi con la propria vita ha combattuto la mafia”, ha commentato su facebook il premier, “gli insegnamenti e il loro ricordo sono sempre vivi, esempio per tutti noi”. Conte, accompagnato dal sottosegretario Vito Crimi, è stato accolto dal prefetto Antonella De Miro. Il premier si è poi recato a Palermo nell’istituto comprensivo Padre Pino Puglisi nel quartiere Brancaccio per inaugurare l’anno scolastico.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha deciso di disertare l’incontro in polemica per lo stop al bando periferie. In mattinata Orlando ha anche diffuso una nota in cui sottolinea che stanotte, in occasione della fiducia sul decreto Milleproroghe in Parlamento, sono stati tagliati quasi 16 milioni di euro destinati proprio a Brancaccio: “Spero che Conte comprenda il grave errore commesso nel cancellare questi fondi”, ha scritto il sindaco su facebook, “oggi si parlerà di scuola e vicinanza agli studenti, parole che suonano vuote dopo che il governo ha appena cancellato il finanziamento per realizzare un complesso scolastico polivalente con strutture sportive”. Al suo arrivo a Brancaccio il presidente del consiglio ha così replicato: “Se Orlando pensa che il suo sia un comportamento corretto nei rapporti fra istituzioni, faccia pure. Ma ha il dovere di essere trasparente con i suoi cittadini. Lui sa che ho lavorato fino a tardi l’altra sera, per trovare un nuovo percorso a un provvedimento che, ricordiamolo, è stato dichiarato incostituzionale. Poi ho visto una delegazione di sindaci delll’Anci, fra cui non c’era Leoluca Orlando. Abbiamo individuato soluzioni per portare avanti progetti già avviati. Io sono per le cose concrete, al di là delle chiacchiere”.
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