La Sicilia in esposizione al British Museum di Londra
“L’isola più grande nel Mediterraneo. La casa del monte Etna. Un centro culturale del mondo antico e medievale”: con queste parole è descritta la Sicilia ai 6.7 milioni di turisti che ogni anno visitano il museo londinese, museo che rientra tra i più visitati al mondo. Il British Museum ha infatti dedicato quest’anno alla Sicilia una mostra intitolata “Sicily culture and conquest” (Sicilia cultura e conquista). L’esposizione comprende ben 200 reperti, alcuni dei quali toccano il suolo inglese per la prima volta.
In particolare, tra i reperti esposti vi sono: un altare smaltato di terracotta risalente al 500 a.C., un mosaico bizantino che proviene dal Museo Diocesano di Palermo, una scultura di terracotta che raffigura il mostro Gorgone, un busto di marmo di Federico II. E poi, il gran finale con un rostro di bronzo usato da una nave romana: un reperto trovato da poco a Levanzo. Tra gli oggetti più interessanti, una mappa commissionata da re Ruggero al cartografo islamico Al-Idrisi, e custodita ad Oxford, e un falcone di bronzo che si trova al MoMa di New York. Oltre a questi, è importante ricordare che il British Museum espone già una ricca collezione di reperti siciliani, sparsi in vari settori e in vari piani. Uno degli oggetti più importanti è la recente “Croce di Lampedusa”, in mostra da questo dicembre. Si tratta di una croce realizzata nell’Ottobre 2013 dal falegname lampedusano Francesco Tuccio con le assi di legno provenienti da un barcone di naufraghi migranti; il reperto che ha suscitato grandissimo interesse anche tra studiosi ed esperti internazionali.
La mostra è stata organizzata dal museo insieme all’assessorato per i Beni Culturali, e prevede l’apertura al pubblico il 21 aprile fino al 14 agosto, dalle 10 alle 17.30 ed il venerdì fino alle 20.30. Sponsorizzata dalla banca privata svizzera Julius Bar, il costo del biglietto sarà di dieci sterline, più una sterlina per la prenotazione; come sempre rimarrà gratuito l’accesso alle altre sale del museo, mentre per le mostre speciali (come questa appunto) sarà previsto l’acquisto di un biglietto. L’entrata sarà invece totalmente gratuita per i ragazzi sotto ai 16 anni e per i membri del Museo. L’esposizione, come tutte le altre previste al British Museum, prevede anche approfondimenti, dibattiti e conferenze con artisti, storici ed esperti siciliani e non. È inoltre prevista la pubblicazione di un catalogo, edito da Dirk Booms e Peter Higgs, venduto a 30 sterline.
L’annuncio della mostra è stato dato giorno 28 gennaio dal British Museum su Twitter (con l’hashtag #SicilyExhibition) e su Periscope, con una diretta video nel quale i curatori della mostra hanno presentato alcune delle opere incluse nella mostra. Tra queste una moneta (dalla forma curiosamente simile a quella dei 20p britannici) coniata da Ruggero II nel 1138, la prima moneta a usare i numeri arabici. Sarà inoltre possibile seguire l’evento sui social proprio grazie all’hashtag #SicilyExhibition.
“E’ un piacere annunciare la mostra – dice il vicedirettore del British Museum, Joanna Mackle – sulla ricca storia culturale della Sicilia. Siamo felici di lavorare con i colleghi siciliani per portare alla luce l’affascinante storia di questa isola“.“Siamo onorati – afferma Carlo Vermiglio, assessore regionale ai Beni culturali, nella nota in inglese diffusa ai giornalisti – di questa mostra che è parte della collaborazione culturale tra questo prestigioso museo e l’assessorato ai Beni Culturali della Sicilia. Speriamo di continuare così e siamo anche pronti a nuove iniziative che faranno conoscere la nostra regione a tutto il mondo grazie al suo straordinario patrimonio culturale“.
di Clara Ambrosi
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Clara Ambrosi
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