Capaci, convegno sullo sviluppo del territorio. I sindaci del comprensorio: “È necessario collaborare”
Sviluppo del territorio: è questo il tema dell’incontro, organizzato dal segretario Pd di Capaci, Salvatore Roccalumera, che si è tenuto sabato pomeriggio nella sala Macine di Palazzo Pilo, a Capaci, per far confrontare i sindaci del comprensorio con i rappresentanti regionali ed europei. In sala erano presenti anche altri membri delle amministrazioni locali e rappresentanti di partito.
Oratore principale della giornata è stato l’europarlamentare del gruppo socialisti e democratici Michela Giuffrida, relatrice della risoluzione numero 4 di febbraio 2016 con la quale il Parlamento Europeo, finalmente, ha riconosciuto l’insularità della Sicilia e della Sardegna. “I vantaggi di questo riconoscimento sono enormi”, ha spiegato la deputata europea, “altre regioni hanno già ricevuto questo riconoscimento che porta all’ottenimento di fiscalità di vantaggio, politiche turistiche vantaggiose e finanziamenti ad hoc. Anche la Sicilia può ambire a questo, ma è necessaria una contrattazione con la Commissione europea. Insomma il riconoscimento dell’insularità è un’autostrada aperta che il governo regionale e nazionale dovrà percorrere. Se non ci sarà partecipazione e consapevolezza della Regione Siciliana – e purtroppo fino a questo momento ne sto vedendo poca – la risoluzione rimarrà lettera morta”. Con tale risoluzione il Parlamento europeo ha insomma chiesto alla Commissione di prendere atto delle enormi difficoltà economiche della regione Siciliana e di tenerne conto per le prossime programmazioni dei fondi strutturali, in modo che la Sicilia sia dotata degli strumenti necessari per colmare il gap che ha nei confronti delle altre regioni. Roccalumera ha colto l’occasione per sottolineare la necessità di spostare la gestione delle risorse pubbliche da una gestione a pioggia ad una gestione basata sulla creazione di opportunità che creano impresa. “Il comune denominatore deve essere quello di ricondurre a sistema tutti i progetti che si sviluppano nel territorio”, ha dichiarato il segretario Pd.
I sindaci presenti – Stefano Bologna di Isola delle Femmine, Sebastiano Napoli di Capaci e Maria Rita Crisci di Montelepre – hanno unanimemente dichiarato la loro volontà di collaborare fra loro per lo sviluppo del territorio. “Credo che non si possa fare a meno, al giorno d’oggi, della collaborazione tra i Comuni”, ha sottolineato Roccalumera, portando ad esempio la collaborazione che c’è stata fra Isola e Capaci, due paesi separati da un confine virtuale, in occasione delle celebrazioni dello scorso 23 maggio – collaborazione che verrà riproposta anche quest’anno – e per la realizzazione di un progetto sulla sicurezza che ha consentito ai due Comuni di accedere ai finanziamenti ministeriali per l’installazione di telecamere per la videosorveglianza, anche grazie all’aiuto del segretario Pd di Capaci. Altrettanto unanimemente i sindaci del comprensorio hanno lamentato l’assenza di aiuto da parte della regione. “La regione è una palla al piede”, ha affermato Stefano Bologna, polemizzando sull’assenza di progettualità.
Durante l’incontro Antonio Ferrante, coordinatore del forum cultura Pd Sicilia, ha nominato il segretario Salvatore Roccalumera coordinatore del dipartimento dedicato ai distretto turistici. “Da subito lavoreremo per creare una strategia di sviluppo che possa portare ad una rete tra tutti gli attori del mondo della cultura e del turismo”, ha dichiarato il segretario dem “i due settori non possono più camminare separatamente, anzi, la strategia giusta per fare crescere il nostro territorio sarà proprio quella di creare un binomio indissolubile tra cultura e turismo”.
Peccato che all’incontro non abbiano partecipato i rappresentanti del Pd regionale che erano stati invitati, in particolare l’assessore al turismo Anthony Barbagallo e il vice presidente dell’Ars Giuseppe Lupo, i quali avrebbero potuto spiegare qual è l’idea di sviluppo della Sicilia che ha il partito a livello regionale, ad esempio gli inceneritori, le trivelle e i rifiuti, per non parlare dell’isolamento dei Comuni e l’assenza di qualsivoglia programmazione.
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