Multa salata per un sub a Isola delle Femmine. Legambiente: “Ogni tanto ci si ricorda dell’Area marina protetta”
Tale pratica non è conforme alle disposizioni dell’articolo 8, paragrafo 4, del regolamento comunitario n. 1967/2006 del Consiglio, relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel mar Mediterraneo (il ‘regolamento Mediterraneo‘), che vieta i fucili subacquei se usati in combinazione con respiratori subacquei (autorespiratori) oppure di notte dal tramonto all’alba. Essa rende infatti troppo efficiente la cattura di esemplari adulti di varie specie, anche nelle fessure dove potrebbero nascondersi. Inoltre, favorisce la pesca illegale da parte di migliaia di pescatori dilettanti.
A sorprenderlo il sub sono stati i carabinieri della motovedetta CC 250, che gli hanno sequestrato l’attrezzatura da pesca e lo hanno sanzionato con una multa di 4 mila euro. Il sub aveva pescato tre chili di polpi e un centinaio di ricci, che sono stati ributtati in mare.
“Di tanto in tanto qualcuno si ricorda che esiste un’Area marina protetta anche ad Isola delle Femmine”, è stato il commento di circolo Legambiente NaturalMente, che si è rivolta anche all’amministrazione comunale: “Sarebbe utile se anche l’Amministrazione di Isola guardasse a questa realtà come un’opportunità. A proposito ma qualcuno ha notizie dell’Ente gestore?”. L’area marina protetta di Capo Gallo-Isola delle Femmine è stata istituita dal Ministero dell’Ambiente nel 2002 con l’obiettivo di proteggere l’ambiente e di tutelare e valorizzazione le risorse biologiche e geomorfologiche della zona.
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