L’area marina protetta di Capo Gallo – Isola delle Femmine cambierà gestione
L’area marina protetta di Capo Gallo – Isola delle Femmine cambierà gestione: lo ha deciso ieri pomeriggio, a Roma, il ministero dell’ambiente, direzione generale per la protezione della natura e del mare, in un incontro convocato proprio per discutere la situazione gestionale dell’area marina protetta. Alla luce dei nuovi assetti istituzionali – eliminazione delle province e dell’azienda forestale, che erano soci del Consorzio di gestione dell’Amp – il Ministero, rappresentato dalla dirigente Maria Carmela Giarratano, ha invitato i Comuni di Palermo e di Isola delle Femmine a presentare, entro settembre, una proposta di nuovo statuto e di gestione da affidare ai due enti locali, per dare un nuovo rilancio alla area marina protetta.
La riserva è stata istituita nel luglio del 2002 allo scopo di proteggere l’ambiente naturale, valorizzare le risorse biologiche della zona, diffondere e divulgare la conoscenza dell’ecologia e della biologia degli ambienti marini e costieri dell’area marina protetta e delle peculiari caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona, per effettuare programmi di studio e di ricerca scientifica e per la promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell’area, anche privilegiando attività tradizionali locali già presenti. In questi anni l’area marina protetta è stata gestita dalla Capitaneria di Porto di Palermo, fino al 2012, quando è stata affidata al Consorzio di gestione (nel quale la Provincia di Palermo era socio di maggioranza, mentre soci di minoranza erano il Comune di Isola delle Femmine e l’azienda forestale, che da un anno non esiste più ed è stata assorbita dal dipartimento regionale delle foreste). Adesso la gestione dell’amp sarà affidata ai Comuni di Isola delle Femmine e di Palermo, con il 50% di capitale sociale ciascuno. Ad annunciare la notizia è stato Stefano Bologna, sindaco di Isola delle Femmine: “E’ l’occasione per un nuovo rilancio dell’area marina protetta, che in questi dodici anni di vita non ha brillato per efficienza”, ha commentato il sindaco, a cui ha fatto eco anche Legambiente Naturalmente – Sicilia.
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