Lotta alla povertà: ecco come richiedere il Sostegno per l’Inclusione Attiva
Da ieri, venerdì 2 settembre 2016, è possibile recarsi all’ufficio servizi sociali del proprio Comune di residenza per fare richiesta per il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico (da 80 a 400 euro mensili, secondo il numero dei componenti del nucleo familiare, erogati attraverso una carta di pagamento elettronica) alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Per accedere ai primi benefici (erogati a novembre), c’è tempo fino al 31 ottobre.
Chi ottiene il Sia dovrà partecipare attivamente ai progetti di collaborazione predisposti dai Comuni a cui spetta la gestione operativa delle domande; l’Inps è chiamato ad effettuare i controlli delle posizioni dei soggetti richiedenti per verificare il possesso dei requisiti richiesti (che ad onor del vero sono molto restrittivi). Il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
La richiesta del beneficio deve essere presentata da un componente del nucleo familiare al proprio Comune di residenza mediante la compilazione di un modulo predisposto dall’Inps (puoi scaricarlo cliccando qui) con il quale, oltre a richiedere il beneficio, si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l’accesso al programma.
REQUISITI
– essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
– essere residente in Italia da almeno 2 anni;
– Requisiti familiari: presenza di almeno un componente minorenne o di un figlio disabile, ovvero di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica);
– Requisiti economici: ISEE inferiore o uguale a 3 mila euro;
– Non beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti: il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili;
– Non beneficiare di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati: non può accedere al SIA chi è già beneficiario della NASPI, dell’ASDI o altri strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati;
– Assenza di beni durevoli di valore: nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda;
– Valutazione multidimensionale del bisogno: per accedere al beneficio il nucleo familiare del richiedente dovrà ottenere un punteggio relativo alla valutazione multidimensionale del bisogno uguale o superiore a 45 punti. La valutazione tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa. Sono favoriti i nuclei con il maggior numero di figli minorenni, specie se piccoli (età 0-3); in cui vi è un genitore solo; in cui sono presenti persone con disabilità grave o non autosufficienti. I requisiti familiari sono tutti verificati nella dichiarazione presentata a fini ISEE. La scala attribuisce un punteggio massimo di 100 punti che viene attribuito sulla base di precisi criteri.
Ovviamente anche i residenti ad Isola delle Femmine possono ottenere questo beneficio economico. Per richiederlo bisogna recarsi all’ufficio servizi sociali del Comune e consegnare il modulo (che è possibile ritirare presso lo stesso ufficio) insieme al modello Isee, la copia del documento di identità e codice fiscale, stato di famiglia o autocertificazione, eventuale certificazione di handicap e eventuale certificazione di stato di gravidanza.
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