Firmato un protocollo di legalità tra Comune di Isola delle Femmine e Prefettura di Palermo
Prevenire le infiltrazioni mafiose, rafforzare i controlli sugli appalti pubblici e in materia urbanistica e di edilizia privata: sono questi gli obiettivi perseguiti dal protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazioni criminali mafiose nell’economia stipulato dalla prefettura di Palermo con Comuni le cui amministrazioni sono state o sono attualmente sciolte per mafia, fra cui Corleone, Palazzo Adriano, Villabate, Torretta, Misilmeri, Polizzi Generosa ed anche Isola delle Femmine.
La cerimonia di stipula del protocollo si è svolta giovedì scorso presso la sede della Prefettura, a villa Whitaker. “Il protocollo dà particolare riguardo, oltre che ai settori degli appalti e contratti pubblici, anche per le concessioni edilizie a titolo speculativo e relative opere di urbanizzazione”, ha spiegato il prefetto Antonella De Miro, “e prevede l’impegno dei Comuni a richiedere alla Prefettura le informazioni antimafia anche nei confronti dei soggetti privati sottoscrittori di convenzioni in materia di edilizia e urbanistica, che comportano obblighi di cessione al Comune di aree di territorio da destinare a uso pubblico e la realizzazione a carico degli stessi di opere di urbanizzazione primaria e secondaria; ciò anche nelle ipotesi che i predetti interventi di urbanizzazione siano affidati per l’esecuzione a soggetti non coincidenti con i sottoscrittori della convenzione di lottizzazione stipulata con il Comune“. Il protocollo fa anche riferimento alle norme anticorruzione e le relative linee guida, per lo sviluppo di una coordinata azione di prevenzione dei fenomeni corruttivi e, più in generale, di indebita interferenza nella gestione della cosa pubblica. Il protocollo sarà un obbligo nei bandi di gara e l’appalto sarà subito revocato se i costruttori saranno coinvolti in storie di turbative d’asta, concussione, corruzione, ma anche per mancanza di trasparenza. Gli imprenditori dovranno inoltre dichiarare di conoscere e di accettare le clausole risolutive allegate al protocollo.
Alla cerimonia ha partecipato anche il sindaco di Isola delle Femmine. “È un altro passo in avanti nel difficile percorso del recupero della legalità in un territorio a rischio ed esposto a possibili infiltrazioni criminali che invece debbono essere preventivamente denunciate dalla buona pratica amministrativa e dalla trasparenza delle decisioni degli organi comunali e dai suoi funzionari”, ha dichiarato Stefano Bologna, “questo protocollo serve a blindare ancor di più la possibilità di infiltrazioni criminali negli appalti e nei servizi che i Comuni affidano all’esterno, introducendo dei controlli che riguardano addirittura settori come l’urbanistica e l’edilizia, dove fino ad oggi controlli antimafia non si facevano. Con questo protocollo possiamo evitare che attività criminali si possano infiltrare anche nelle lottizzazioni che richiedono i privati e nei programmi costruttivi delle cooperative edilizie”.
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