Tornano le boe di delimitazione dell’area marina protetta di Capo Gallo-Isola delle Femmine
Le boe di ormeggio tornano finalmente a delimitare la zona B dell’area marina protetta di Capo Gallo – Isola delle Femmine. Le boe sono state collocate a sud dell’isolotto e nel tratto prospiciente la scogliera di Isola delle Femmine, poco prima della spiaggia. Ed è così che da domenica finalmente i gommoni e le barche a vela vengono ormeggiarsi ordinatamente nelle boe rosse. In tal modo si evita che l’ancoraggio selvaggio di centinaia di imbarcazioni possa danneggiare le praterie di poseidonia. “Un altro passo avanti per la ripresa delle attività del consorzio di gestione dell’area marina protetta”, hanno dichiarato Sergio Marino, vice sindaco di Palermo e assessore al mare e alle coste, e Stefano Bologna, sindaco di Isola delle Femmine,
L’attività di ripristino delle boe di perimetrazione della zona A sono cominciate lo scorso 5 giugno. Le precedenti boe, per mancanza di una adeguata manutenzione, si erano spiaggiate o erano andate perdute, togliendo così alle barche di pescatori e diportisti la segnaletica necessaria per il rispetto dei regolamenti, che prevedono il divieto di navigazione nella zona A della Riserva. I lavori sono iniziati con la posa in opera degli ancoraggi e delle boe, nei medesimi luoghi da dove si erano staccate. Immediatamente dopo il ripristino si è provveduto al posizionamento dei gavitelli, fondamentali per evitare che le imbarcazioni si ancorino sul fondale marino, arrecando danni meccanici al fondale tutto, e in modo particolare alla posidonia, indispensabile per la tutela della biodiversità, nonché habitat unico per la riproduzione della fauna ittica.
Nei prossimi giorni verranno portate vie due boe che si erano arenate sulla costa di Isola e su quella dell’isolotto. “Gli ultimi pareri della Lipu e dell’ufficio tecnico urbanistico sono stati resi positivi l’11 agosto per cui”, assicura il sindaco Bologna, “a giorni la ditta procederà alla rimozione del due boe quella sull’isola e quella sulla scogliera prospiciente via Palermo ad Isola”.
Un paio di settimane fa è anche cominciato il servizio di vigilanza ambientale della polizia municipale nell’area marina protetta, attraverso l’utilizzo di due gommoni, affidati lo scorso anno dal consorzio di gestione dell’AMP al comando dei vigili urbani di Isola delle Femmine, e grazie alla collaborazione della protezione civile–Guardia Costiera Ausiliaria del comandante Francesco Bruno. Questo servizio è di supporto a quello principale della capitaneria di porto. Quello della vigilanza, infatti, è certamente il problema principale che oggi affligge l’area marina protetta, come recentemente sottolineato in una conferenza, organizzata da Legambiente. Non è certamente tutto rose e fiori: c’è ancora tanto da fare per l’area marina protetta, un tesoro che rischiamo di perdere (per maggiori informazioni clicca qui), una risorsa le cui potenzialità non riescono ancora ad esprimersi. Speriamo che questi siano solo i primi passi di un cammino verso la rinascita di questo meraviglioso tratto di mare.
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