L’ex caserma dei vigili di Isola delle Femmine in stato di abbandono
Un tempo era la sede dell’ufficio marittimo e della polizia municipale di Isola delle Femmine, ora si trova in uno stato di abbandono e sporcizia. Della questione si è occupato anche “Il giornale di Sicilia”, in un articolo di Corrado Lo Piccolo, pubblicato a seguito di una segnalazione di un cittadino alla trasmissione radiofonica ‘Ditelo a Rgs’. “Da quando è stato dichiarato inagibile, nell’estate del 2013, ciò che era un presidio di sicurezza e legalità per cittadini e naviganti è diventato un luogo di potenziale pericolo”, scrive il giornalista, “nell’edificio abbandonato in via dei Villini si trovano cartoni, plastica e altri rifiuti”. Dopo la segnalazione è stato eseguito un intervento di pulizia e recupero della struttura, ma sarebbe necessario anche un intervento di ristrutturazione perché, secondo il parere dei vigili del fuoco, la salsedine nel tempo ne ha compromesso la staticità. Per mancanza di fondi sufficienti, la polizia municipale e la capitaneria di porto hanno così dovuto cambiare sede e l’edificio è stato abbandonato.
Sulla questione “Il giornale di Sicilia” ha chiesto un commento al sindaco di Isola delle Femmine, che ha ricostruito le vicende di questa struttura. “Questi importanti locali, al centro del porticciolo di Isola delle Femmine, per tanti anni utilizzati come caserma dei carabinieri di Isola delle Femmine, sono di proprietà della Provincia di Palermo. Nel 1998, durante la mia sindacatura, dopo un consistente intervento di restauro, l’amministrazione comunale, con delibera di giunta, ha chiesto al presidente della provincia, Pietro Puccio, l’utilizzo dei locali ed ha ottenuto un comodato gratuito senza scadenza di tempo”, spiega Stefano Bologna. Il piano terra venne destinato ad uffici del Comando Polizia Municipale, mentre al primo piano si trovava l’ufficio locale marittimo della Capitaneria di porto. Il terreno e i piccoli magazzini di pertinenza dell’immobile erano utilizzati come deposito per le attrezzature del consorzio dell’area marina protetta di Isola delle Femmine-Capo Gallo.
Secondo il sindaco sarebbe stata la negligente mancanza di manutenzione ordinanza e straordinaria, nel corso degli anni successivi alla sua sindacatura, ad aver comportato la perdita per la comunità isolana di questo bene patrimoniale importante e strategico. “La riconsegna delle chiavi al commissario della Provincia di Palermo da parte dei commissari prefettizi di Isola nel 2013 è stato l’epilogo di una triste vicenda all’italiana senza che mai nessuno paghi i danni che ha causato per l’intera comunità. Dopo il mio insediamento”, continua Bologna, “il sottoscritto nei primi mesi del 2015 ha ripreso nuovamente l’iter per poter utilizzare l’immobile ed ha avanzato per iscritto, con delibera di giunta, formale richiesta al commissario straordinario della provincia, l’ing. Manlio Munafò, che si è dichiarato disponibile per un nuovo affidamento dei locali, ormai distrutti e impunemente vandalizzati (sono stati rubati pure gli infissi le porte e tutto ciò che era possibile smontare)”.
Nel 2016, il sindaco della Città Metropolitana, Leoluca Orlando, il sindaco di Isola delle Femmine e il dipartimento regionale foreste, soci del consorzio di gestione dell’area marina protetta, hanno destinato circa 200 mila euro per il progetto di ristrutturazione dell’immobile: questi soldi in parte andranno al comando dei vigili urbani di Isola delle Femmine, per la vigilanza dell’area marina protetta, e in parte agli uffici del consorzio stesso, per creare laboratori biologici per ricovero di tartarughe marine. L’ex provincia di Palermo ha dato in comodato l’immobile al consorzio, che potrà nei prossimi mesi procedere ai lavori di riqualificazione dell’immobile. “La storia ricomincia”, promette il sindaco di Isola, “e dalle macerie nascerà un nuovo progetto di sviluppo”.
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