Casi di scabbia alla Stazione Centrale
In Sicilia continuano gli sbarchi di migranti e oltre le drammatiche notizie dei naufragi, che con se portano centinai di vittime, una nuova scoperta shock potrebbe accendere istantaneamente le polemiche. Nelle giornate scorse oltre 1800 immigrati sono giunti a Palermo e i centri accoglienza ormai sono al collasso; pochi giorni fa una ventina di somali ed eritrei hanno lasciato uno di questi centri accoglienza e hanno vagato per Palermo fino a stabilirsi presso la Stazione Centrale. Una troupe della trasmissione televisiva “La Gabbia” è andata sul posto per intervistarli e documentare le condizioni in cui versavano. Lì, accompagnati da alcuni palermitani che si stavano prendendo cura di loro, hanno fatto una scoperta allarmante: molti di loro presentavano bolle sulle gambe, sul viso e pare anche sul pube; repentinamente sono state chiamate le autoambulanze e seppure ancora non vi sia un ufficiale riscontro medico, il personale sanitario accorso presso la stazione sembrava essere concorde su una prima diagnosi: scabbia!
La malattia, seppure non mortale, è altamente contagiosa, perciò si è subito provvisto a sgomberare la zona interessata. Le prime polemiche sono arrivate dai palermitani stessi i quali, interpellando i vigili, hanno chiesto animatamente come mai nessuno si fosse accorto della presenza degli immigrati nella stazione centrale, uno dei luoghi più di passaggio della città, che si sarebbe potuta presto trasformare in un focolare di malattie infettive.
Anche se il caso dei venti eritrei e somali è stato affrontato, ora legittimamente sorgono spontanee delle domande: dobbiamo avere paura? Altri gruppi di immigrati possono essere diffusori più o meno inconsapevoli di malattie per la città? Palermo è sicura?
Di Gioele Davì
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