“Apri gli occhi” di Giuseppe Vermiglio

“Apri gli occhi” di Giuseppe Vermiglio

Apri gli occhi!
Taglia il cielo
Che avvolge l’anima,
E opprime con nuvole plumbee
Il tuo io,
Sfregia il cupo manto
Dei pensieri avversi
Fai entrare un raggio di sole
Che ti indichi la via
Verso campi e prati
Dove i fiori sbocciano nuovi.

Rompi il silenzio!
Che frate è dei defunti,
Rendi tu defunta
Questa maschera tragica
Che pietra appare
Ma che carne ha in se;
Fai muovere le sue labbra,
Rendile umane della tua figura,
E curvale in sorriso,
Distruggi tale bugiarda tragedia
E falla divenir commedia.

Abbatti gli scudi!
Non c’è lotta in cuor e occhi,
Forse il diluvio tornerà
Ma le lacrime non ti prendono,
Le nuvole si son dissolte.
C’è chi lotta in guerra
E chi lotta nel fango
Anche tu combatti
E fui io primo a prendere il dardo;
La tua freccia non diede male
Ma gaudio portò al cuore,
Non poteva,era amore.

Dona il tuo cuore
A chi l’altra parte tiene,
Non dare quelle nuvole
Che piangono lacrime
A chi le tue asciuga.
Fai restar pietra la pietra,
E non scagliare tu la prima
ognuno è uomo e peccatore
Ma dona il fiore che può nascere
Da quella pietra
A chi valor ti dà di donna
E non di peccato,
Combatti questa guerra,
Che dura una vita,con me,
E semmai le bombe cadranno
Non faranno cadere noi
Finché uniti staremo;
Insieme resistiamo
Divisi cadiamo.

Giuseppe Vermiglio

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