Isola, la finta raccolta differenziata di (alcuni) lidi balneari
Oggi, dopo parecchi mesi, a Isola delle Femmine è tornato uno spettacolo che ci auguravamo di non dover mai più vedere: i cumuli di rifiuti sul lungomare. Infatti dopo 4 mesi da record, con la raccolta differenziata arrivata al 40% nel mese di maggio, grazie all’inciviltà di alcune strutture balneari e alberghiere (per fortuna non tutte) e forse… al contributo di attività commerciali che non fanno parte del territorio isolano, tutto è tornato al “modello AtoPa1”. Nonostante un intensa campagna di sensibilizzazione da parte dell’ufficio ambiente comunale e alla direttiva sulla raccolta differenziata, alcuni gestori di lidi balneari, e non solo, sono ancora convinti di vivere nel “Far West” e si ostinano a invadere i cassonetti senza alcun rispetto della legge in materia di rifiuti.
È arrivato il momento di far rispettare le regole! Che tutti facciano la loro parte: non si può pensare di tenere pulito il tratto davanti la propria attività a discapito delle altre, non si può fare zero kg di raccolta differenziata, non si può dare la colpa a quelli che vanno nella spiaggia libera e poi conferire decine di sacchi neri di rifiuti! Non si può tollerare il rifiuto del problema della differenziata e la mancata organizzazione interna di strutture balneari che si definiscono turistiche. Per dare i servizi, per fare turismo, occorre rispettare le regole e dare l’esempio. La TARI è altissima per tutte le utenze domestiche e per le utenze non domestiche, in particolare per le utenze stagionali potrebbe diventare ancora più alta. I costi di gestione e di produzione di rifiuti indifferenziati delle attività stagionali non sono più sostenibili per un piccolo comune come quello di Isola.
Il principio che va applicato è senza dubbio quello secondo cui chi più produce, più paga, chi più differenzia, meno paga. Alla luce delle cifre record di raccolta differenziata fatta seriamente e con tanti sacrifici organizzativi da 25 utenze non domestiche con il progetto “prove tecniche di raccolta differenziata” di Liberacqua Onlus, viene spontaneo chiedersi se queste attività avranno uno sconto consistente nella TARI nel 2016. Senza dubbio il consiglio comunale e gli uffici preposti dovranno certificare al più presto chi fa la raccolta differenziata “spinta”, sia che si tratti di utenze non domestiche che domestiche. L’ipotesi suggestiva è quella di premiare queste attività con la totale esenzione della TARI 2016, ma senza dubbio uno sconto di almeno l’80% che verrebbe ampiamente compensato dalla maggiorazione per chi non fa la differenziata.
Il territorio di Isola non merita di tornare ad essere invaso dai rifiuti per colpa di pochi che credono di fare la “differenza” con la loro inciviltà.
di Pino D’Angelo
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Pino D'Angelo
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Il problema sia a Isola che a Capaci É solo uno, quello che le istituzioni non funzionano a partire dai Vigili urbani a finire ai carabinieri, perché? É sempre la solita storia ” é amico dell’amico quindi multe non se ne fanno” al nord funziona tutto perché le istituzioni adempiono a pieno il proprio dovere e non guardano in faccia nessuno ecco il trucco per far funzionare tutto bastonare le persone che non rispettano le regole.
Caro Giuseppe a Isola la raccolta differenziara è un bluff. Non è stata resa pubblica il dato SISTRI della Ditta che ” procedere ” alle operazioni di raccolta e smaltimento a discari. Da quali certi e documentati risulta il 40 % ?
…fatti vedere con nome e cognome , ci vediamo e ne parliamo in un confronto pubblico con video e articolo su questo o altro giornale. Non ti nascondere… Altrimenti manda un articolo alla mail giornaleisola@gmail.com e lo pubblichiamo e ti assumi la responsabilità di quello che affermi.