I pizzini del boss Messina Denaro. 11 arresti nel trapanese
Il cerchio si stringe attorno al superlatitante Matteo Messina Denaro. Ne è convinta la polizia che, coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Palermo, ha arrestato undici presunti esponenti delle famiglie mafiose nel Trapanese, che sarebbero favoreggiatori del boss capomafia di Castelvetrano. Ad essere colpito è stato il sistema di comunicazione di Messina Denaro: anche lui, come Provenzano, comunica coi suoi uomini attraverso “pizzini” che venivano smistati in due masserie, nelle campagne di Mazzara del Vallo e di Campobello di Mazzara, rispettivamente di proprietà di Vito Gondola e Michele Terranova, due allevatori oggi agli arresti.
I pizzini , ripiegati e chiusi con lo scotch, venivano nascosti per terra e al termine delle riunioni venivano recuperati e consegnati ai destinatari, che li leggevano e li distruggevano subito dopo. Le risposte dovevano arrivare entro 15 giorni.
A coordinare l’indagine è il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, insieme all’aggiunto Teresa Principato e ai pm Paolo Guido e Carlo Gazzella. Continuano in queste ore le perquisizioni nelle province di Palermo e Trapani nei confronti di capi delle famiglie di Cosa Nostra trapanese e di presunti favoreggiatori del padrino latitante, la cui cattura sembra farsi sempre più vicina.
di Eliseo Davì
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