Carini, consiglio comunale per il centro Zamparini. Claudia Mannino: “Ennesima speculazione”
Stamattina il Consiglio comunale di Carini si è riunito per discutere il progetto Zamparini. Si tratta di un centro sportivo con cinque campi di calcio, tribune, sale conferenze e strutture ricettive varie che Maurizio Zamparini vuole realizzare a Carini, in contrada Zucco, e che, a detta della maggioranza consiliare, rappresenta un’ottima occasione per il rilancio economico del paese, per non parlare dei due milioni di euro che, come ci ha spiegato la deputata Claudia Mannino, il comune incasserebbe dagli oneri di urbanizzazione di cui ha bisogno per sanare il bilancio.
Il progetto però non piace ai 5 stelle, che in consiglio hanno tre rappresentanti, fra cui il candidato sindaco Ambrogio Conigliaro. Per supportarli è arrivata la deputata Claudia Mannino (M5S) che, insieme a loro, dice no a quella che definisce “l’ennesima speculazione edilizia che il sig. Zamparini vorrebbe fare”, perché così si continua a cementificare aree agricole, invece di recuperare le aree già cementificate e degradate o abbandonate, e perché il progetto richiede una variante di uso dei suoli ovvero una variante di piano regolatore con un piano che non ha la Vas, la valutazione ambientale strategica. “La cosa vergognosa”, ha dichiarato Claudia Mannino, “è che si voglia far passare quest’opera come una ricchezza per Carini, quando invece è al confine con Terrasini e darà il via a tante speculazioni e cementificazioni”.
Nonostante ciò il Consiglio ha approvato la variante del piano regolatore che cambia il suolo agricolo in verde attrezzato, con tutti i voti a favore e quattro astensioni. Si, anche i 5 stelle alla fine si sono astenuti, anziché esprimere voto contrario, perché il sindaco Giovì Monteleone si sarebbe impegnato a che, in fase di concessione edilizia del progetto, venga messa una clausola per una fideiussione da destinare al recupero di alcune aree del Comune di Carini, misura che verrà concordata in un apposito consiglio comunale. Claudia Mannino rimane però per la linea dura e critica le opposizioni che a tutti i livelli fingono di non essere d’accordo ma poi votano tutte allo stesso modo. Ad ogni modo, al momento è stata approvata la variante del piano regolatore, per la realizzazione del centro Zamparini si dovrà attendere.
Il sindaco Giovì Monteleone non ha tardato a rispondere alla deputata, ironizzando sul fatto che i consiglieri pentastellati hanno votato diversamente rispetto “all’analisi severa del progetto da parte della deputata grillina”. Il sindaco ha poi spiegato di essersi insediato quando il progetto era già stato approvato in sede di conferenza di servizi, con tutti i pareri degli enti preposti alla tutela dell’ambiente e già posto all’ordine del giorno del consiglio comunale. “La deputata dovrebbe sapere che la competenza per l’approvazione di una variante urbanistica é del consiglio comunale e non del sindaco né tanto meno della giunta”, continua Giovì Monteleone, e “bloccare un progetto, già approvato in sede di conferenza dei servizi, comporterebbe un contenzioso sicuramente perdente per l’amministrazione comunale”. Se fosse dipeso da lui, spiega Monteleone, non avrebbe neanche permesso l’inizio dell’esame, perché contrario alla localizzazione dello Zucco, “semmai l’avrei fatto spostare sulla piana di Carini, ormai fortemente antropizzata e che quindi avrebbe permesso un maggiore indotto e un minore impatto ambientale”. Per altro, aggiunge di essere contrarissimo a qualunque altro insediamento commerciale. Tiene a puntualizzare di non essere mai stato attirato sirene dei soldi facili e dalle speculazioni edilizie: “Così sono stato educato e intendo fare tesoro di questa educazione amministrando anche la cosa pubblica”.
di Eliseo Davì
Chi non muore si rivede! Da Una protagonista che avrebbe sicuramente successo in una trasmissione “chi l’ha visto” ,alias un deputato della Repubblica , mi sarei aspettato un’analisi meno semplificata e più prudente e soprattutto più onesta. Innanzitutto il progetto ë passato all’unanimità . infatti Il gruppo consiliare dei pentastellati non ha votato contro ma si è astenuto : una votazione molto benevola rispetto all’analisi severa del progetto da parte della deputata grillina. Intanto ribadisco che il sottoscritto si è insediato il 17 giugno scorso . Il progetto l’ho trovato in stato avanzato , già approvato in sede di conferenza di servizi con tutti i pareri degli enti preposti alla tutela dell’ambiente e già posto all ordine del giorno del consiglio comunale. La deputata dovrebbe sapere che la competenza per l’ approvazione di una variante urbanistica é del consiglio comunale e non del sindaco né tanto meno della giunta. Bloccare un progetto ,già approvato in sede di conferenza dei servizi , comporterebbe un contenzioso sicuramente perdente per l ‘amministrazione comunale con le debite conseguenze. Ho già avuto modo di dire pubblicamente , tramite i media e in consiglio comunale , e ribadito in un colloquio con il dott Baiguera dirigente della Palermo Calcio, che se fosse dipeso da me o meglio , se fossi stato sindaco circa un anno e mezzo fa quando arrivò la proposta zamparini , non avrei permesso nemmeno l’inizio dell’esame perché contrario alla localizzazione dello Zucco, semmai l’avrei fatto spostare sulla piana di Carini, ormai fortemente antropizzata e quindi che avrebbe permesso un maggiore indotto e un minore impatto ambientale. Ma buon senso vuole , che trattandosi di un progetto in fase avanzata che ha comportato dispendio di risorse umane ed economiche e che rappresenta comunque un’opportunità di lavoro e di attività sportiva , di permettere che venga esaminato ed eventualmente approvato in consiglio comunale . Ai consiglieri comunali, che mi hanno chiesto quale fosse l’intendimento dell’amministrazione, ho ribadito quanto scritto sopra e ho loro consigliato di dire al più presto sì o no perché é giusto essere chiari e netti. Aggiungo inoltre che sono contrarissimo a qualunque altro insediamento commerciale che comporterebbe ulteriore fagocitamento di territorio. A chi chiederà la realizzazione di piattaforme o insediamenti commerciali proporrò al masśimo siti industriali smantellati e in stato di abbandono per non lasciarli al degrado.
Riconfermo il determinato proposito di sottoporre al Consiglio Comunale la revisione del nuovo piano regolatore , proprio per evitare l approvazione di progetti in variante, e ho già attivato le dovute procedure . Spero di essere stato chiaro ed esauriente!
P.S. Per quanto mi riguarda , a garanzia di come intendo amministrare anche pubblicamente, mi piace ricordare che ne io ne mio padre siamo stati attirati dalla sirene dei soldi facili e dalie speculazioni edilizie, non un metro quadro venduto e abbiamo continuato e continuo a coltivare , con sacrificio e passione, gli agrumeti che mio padre mi ha amorevolmente lasciato, per rispetto della sua memoria e dell’ambiente. Così sono stato educato e intendo fare tesoro di questa educazione amministrando anche la cosa pubblica!