Ferragosto a Isola con tende e falò, ma le spiagge tornano subito pulite
Come c’era da aspettarsi, la notte di ferragosto le spiagge di Isola delle Femmine e Capaci sono state letteralmente prese d’assalto dai turisti. Le ordinanze sindacali che vietavano le tende e i falò non hanno fermato i bagnanti e sulle spiagge libere si sono formati accampamenti, con fuochi, bivacchi, birre e musica ad alto volume.
La ressa è cominciata già giorno 13. A Isola la Guardia costiera ha mandato via chi voleva montare le tende, molti dei quali si sono spostati a Capaci, dove non c’era nessuno a vigilare le spiagge. Il sistema si è inceppato la sera del 14, quando a Isola la Guardia costiera ha dovuto sostituire la Polizia Municipale nel controllo della viabilità, dato che il lungomare è stato pedonalizzato, e ha smesso di controllare i bagnanti. Al contrario a Capaci alle 14:30 e alle 19:00 è arrivata la Capitaneria di Porto che ha fatto smontare le tende. Nonostante ciò nella notte gli accampamenti si sono formati in tutte le spiagge e qualche falò è stato acceso qua e là. Morale della favola: inciviltà, sporcizia e rifiuti ovunque, in barba ai divieti e alle ordinanze.
A salvare la situazione ad Isola delle Femmine è stato il pronto intervento degli operai che, già alle 3 di notte, erano in giro con i mezzi a togliere i sacchi e a pulire le spiagge che, alle 10 di stamattina erano quasi completamente pulite. A seguire l’operazione di pulizia c’era anche il sindaco Stefano Bologna. “E’ stato un mezzo successo”, ha commentato il primo cittadino, “nonostante il poco personale a disposizione siamo riusciti a contenere la ressa di gente e le spiagge sono tornate pulite”. Lo stesso non si può dire per Capaci e per gli altri paesi del circondario, dove tende e sporcizia sono rimaste al loro posto anche stamattina.
La nottata è andata abbastanza bene anche secondo il Comandante dei Carabinieri Lagamba. “C’è stata solo qualche zuffa e qualche persona che ha bevuto troppo, nulla in confronto agli anni passati”. La speranza è che in futuro, con più personale, maggiori controlli e più consapevolezza da parte dei turisti, si riescano ad ottenere risultati migliori.
di Eliseo Davì
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