L’Arcigay contro il capolavoro fantasy de “Il giornale di Isola”
Si, ancora polemiche. E tutte nate dal convegno sui Gender. Stavolta, però, le critiche dell’associazione Arcigay Palermo non colpiscono le amministrazioni comunali che hanno dato spazio all’avvocato Gianfranco Amato e le sue fantasie su ciò che verrà insegnato nelle scuole dopo la riforma cosiddetta “La Buona Scuola”, ma le testate giornalistiche che hanno ripreso il comunicato stampa da loro diramato alcuni giorni fa sui “convegni complottisti sul gender”. Nell’ordine i giornali accusati di diffondere inesattezza e bugie sono LiveSicilia, PalermoToday e, dulcius in fundo, Il giornale di Isola. Riportiamo di seguito alcuni stralci del comunicato stampa dell’Arcigay, il quale potrà essere letto integralmente sul loro sito:
“Nei giorni scorsi Arcigay Palermo ha diffuso un comunicato stampa su 3 convegni complottisti sul “gender” che ci saranno questa settimana in provincia di Palermo. […]. Il comunicato viene ripreso da diverse testate, ma non possiamo non notare come alcuni titoli, eccessivamente semplificati, abbiano involontariamente contribuito a diffondere inesattezze, bugie e pregiudizi:
– “Quei convegni sono omofobi” L’accusa di Arcigay Palermo: è il titolo di Live Sicilia. Frase fortemente polemica, non contenuta nel comunicato.
– per Palermo today stessa cosa: “Sono convegni omofobi”, Arcigay protesta contro i patrocini dei Comuni
– Il Giornale di Isola arriva al capolavoro fantasy: “L’Arcigay contro il Comune di Isola e il convegno sui Gender. L’assessore Lucido: “Partecipo come semplice cittadina”. Si tratta di evidenti bugie: il Comune, nella persona del sindaco Bologna, è contro il convegno-bufala, l’associazione non solo non è “contro il Comune” ma lo difende, e l’assessora non partecipa a titolo personale. Addirittura si arriva al paradosso: Il Giornale di Isola scrive che ““È una partecipazione a titolo personale, mi presento come semplice cittadina”. Nella locandina dell’evento, infatti, non viene esplicitata la sua carica istituzionale.“… e pubblica nell’articolo due locandine, in cui l’assessora viene citata come “assessore alla pubblica istruzione”.
Alcune precisazioni da parte nostra: se l’associazione non è contro il sindaco è perché lo stesso ha smentito di aver patrocinato il convegno e in ogni caso l’assessore Lucido fa parte dell’amministrazione comunale. In secondo luogo che l’assessore partecipi a titolo personale è una sua dichiarazione, non nostra, e abbiamo pubblicato entrambe le locandine per sottolineare le incongruenze fra la prima e la seconda. Invitiamo tutti e anche l’associazione Arcigay a rileggere il contenuto dell’articolo (qui) senza soffermarsi su un titolo che, per forza di cose, deve essere esemplificativo. L’importante è attenersi ai fatti e, a me pare, ciò è stato fatto.
di Eliseo Davì
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