“Tramonto sul mare di Isola” di Giuseppe Vermiglio
Sponde ridenti,
spezzate tra il morbido e il ruvido,
Nel lento sonnecchiar del sole,
Lievemente scosse
Da smacchi di correnti serene,
In uno sfavillar di luci di lampioni
E di stelle rare dietro le nuvole
Sul calar del crepuscolo.
Odor di mare, sapore di sale,
Frastagliano il vento
Donando, ai sensi,
Emozioni tanto dolci da parer miele,
Messe di sollievo per l’alma di amanti
Sul punto di fiorire o appassire,
Sirene multiformi d’amore
Che attendono sugli scogli la luna.
Tra le carezze di quelle onde,
Dietro il solcare di chiare scie,
Piccole barche osservano
L’ombra del sol calante
Nel remoto sogno del mirar
D’un lieve contatto con la gran linea…
Testimoni silenti, giacigli lontani,
D’unioni ancora misteriose.
In quel tramonto d’ambra,
Sole e tempo son gemelli
Ma, da esso, cerca rifugio l’ombra mia
Sconcia intrusa di mondi mistici,
Ancora ignoti al giorno,
Attendendo, in silenzio, la sua fine
Ché possa tornare alla vita…
Imparando ad essere lei luce.
di Giuseppe Vermiglio
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