Capaci, che fine hanno fatto i soldi per la democrazia partecipata? Roccalumera: “Chiedo chiarimenti al sindaco”
Una legge regionale del 2014 (precisamente la legge 5, all’art. 6, così come modificata dalla legge 9 del 2015) prevede che almeno il 2% delle somme regionali trasferite ai comuni sia speso con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune.
Ogni anno il Comune di Capaci riceve trasferimenti ammontanti ad oltre 660.000 euro, pertanto, l’importo da destinare alla democrazia partecipata, pari al 2%, risulta essere di oltre 13.000 euro. “Somma quest’ultima utilissima per realizzare diversi progetti tra i quali la costruzione di parchi giochi o il rifacimento delle strutture scolastiche fatiscenti”, ha dichiarato il segretario Pd di Capaci, Salvatore Roccalumera. Che fine abbiano fatto questi soldi, però, non è molto chiaro, tanto che stamattina Roccalumera ha chiesto dei chiarimenti scritti al sindaco Sebastiano Napoli. “Ad oggi non risulta alcun avviso di convocazione di assemblee pubbliche necessarie per individuare la destinazione delle suddette somme”, ha commentato il segretario Roccalumera, “il Comune di Capaci, come è noto, versa in gravissime condizioni economiche e non può permettersi di restituire oltre 13.000 euro alla Regione”.
Ciò che si auspica il segretario Pd è che questa amministrazione abbia già avviato l’iter necessario per utilizzare le somme in questione, ma intanto la sollecita a rendere noti gli strumenti di partecipazione che ha intenzione di adempiere, anche per evitare eventuali sanzioni per l’anno 2015.
di Eliseo Davì
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