Isola, approvazione del bilancio 2015 in ritardo: il sindaco chiede al Pdr un gesto di responsabilità
Il nuovo anno si avvicina e il bilancio di previsione 2015, approvato qualche settimana fa dalla giunta Bologna, non è ancora arrivato in Consiglio comunale. Il 22 dicembre il presidente del Consiglio comunale, Piero Rappa, con una determina ha perciò convocato il Consiglio ma, nel rispetto dei tempi imposti dal regolamento contabile, la riunione dei consiglieri non si sarebbe potuta svolgere prima del 7 gennaio. Per questo il sindaco Stefano Bologna ha inviato una lettera a tutti i consiglieri – ma ovviamente con particolare riguardo a quelli di opposizione – per chiedere loro di compiere un gesto di responsabilità e di dare la disponibilità ad anticipare la seduta del Consiglio al 30 dicembre, alle ore 10, in modo da riuscire ad approvare il bilancio entro la fine dell’anno. “L’anticipata trattazione della predetta tematica”, ha scritto Stefano Bologna, “consentirebbe di garantire adeguatamente i servizi essenziali per il funzionamento dell’Ente Comunale e della comunità tutta”. Bologna, nella sua lettera, ha spiegato anche i motivi che hanno portato a questo ritardo enorme nella presentazione del bilancio: “Le difficoltà dell’elaborazione del documento giuridico-contabile, acuite dai recentissimi mutamenti normativi e dalla vetustà dei software in uso agli uffici, in uno con l’incolpevole alternanza dei responsabili di settore, offrono indubbio sostegno argomentativi alla serietà della presente richiesta e nobilitano l’invocato gesto di maturità istituzionale”.
La risposta del gruppo di opposizione, il Pdr, è arrivata il giorno della vigilia di Natale ed è stata positiva, benché il gruppo non abbia mancato di sottolineare le responsabilità dell’amministrazione: “Restano lapidarie le responsabilità di questa Amministrazione che non ha saputo cogliere col dovuto rigore politico ed istituzionale, oltre che normativo e regolamentare, l’importanza dell’approvazione del bilancio di previsione nei tempi prescritti dalla legge”, hanno infatti scritto i consiglieri del Pdr, “questa imperdonabile condotta, nonostante i continui e reiterati solleciti al rispetto dei tempi da parte del nostro gruppo di opposizione, ha svuotato pericolosamente l’istituzione consiliare della sua funzione principale: la funzione di indirizzo e programmazione”. Il Pdr ritiene infatti che il Consiglio abbia già rinunciato alla programmazione dello sviluppo del paese, appiattendosi sulle scelte della giunta e del sindaco, “ai quali ha professato, più che fiducia, vera e propria fede”. Insomma, come si legge nella lettera inviata a Stefano Bologna, “questo bilancio nasce e si sviluppa nelle stanze della sua Giunta e trova nella sua sede naturale, l’aula consiliare, soltanto un futile ‘visto’”. Il gruppo di minoranza è poi passato al elencare le mancanze dell’amministrazione comunale, ricordandole i due commissariamenti in un anno per il rendiconto 2014 e il bilancio di previsione 2015. “Nel penultimo giorno per l’approvazione del bilancio di previsione 2016 ci viene chiesto un gesto di responsabilità per approvare quello del 2015: anche questo è un vero primato nella storia del nostro paese difficilmente superabile in futuro”, hanno scritto al sindaco, sollecitandolo a presentare il prima possibile il bilancio relativo all’anno 2016.
Nonostante ciò, pur restando fortemente contrari a questa condotta dei lavori, il Pdr ha deciso di acconsentire alla richiesta del sindaco. “Riteniamo doveroso non ostacolare il pagamento degli stipendi per i dipendenti, le spese per gli anziani, i contributi alle associazioni o il finanziamento del fondo di solidarietà per la pesca”, hanno scritto, “le mancanze di questa Amministrazione non possono ricadere sulle fasce deboli della nostra Comunità. […] Riteniamo di assumere una posizione di responsabilità non nei confronti di questa Amministrazione ma nei confronti di tutta la cittadinanza”. Insomma, nonostante l’accordo trovato il prossimo consiglio comunale si preannuncia già incandescente. La dice lunga il fatto di averlo convocato alle 10 del mattino: non è difficile immaginare i consiglieri per ore chiusi dentro l’aula magna della scuola media nel tentativo di portare a casa il bilancio 2015 prima dei botti di Capodanno.
di Eliseo Davì
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