La tessera del mosaico
Centinaia di artisti nei secoli hanno tratto ispirazione dalla bellezza di cui è intrisa la Sicilia, molti sono rimasti rapiti dalla malinconia e dalla tranquillità che si respira in questa terra. Chiunque infatti potrebbe adattarsi al clima mite e stemperato di una terra costantemente immersa nel mare, arricchita come una enorme parete dalle tessere musive applicate nel tempo dai popoli che ne hanno calpestato il suolo. Soltanto facendo qualche passo nel capoluogo è possibile ammirare opere conosciute in tutto il mondo, ed ancora, addentrandosi fra i cunicoli e le viuzze dei più remoti paesi della regione, assistere a spettacoli vecchi di secoli come “l’opera dei pupi”. L’aria stessa che si respira nelle afose giornate estive, è capace di influenzare l’intera vita dei suoi abitanti che cercano, ad ogni costo, di aggiungere una tessera col proprio nome a questa grande opera che è la Sicilia.
Ho avuto modo nelle ultime settimane, di seguire un artista che, temprata da questo clima e spinta dalla voglia di superarsi, partecipa attivamente alla vita artistica del Palermitano, ancora molto viva ed in continuo fermento. Eleonora Bruno, si affida al disegno ed alla pittura per trasmettere la sua idea d’arte che spesso trasporta purezza ed armonia nelle sue forme più genuine, ma all’occorrenza si fa anche carico di malinconia e carica emotiva.
Appena due settimane fa una sua opera “La donna in rosso” era esposta presso la fonderia della Cala in occasione della mostra d’arte “Volume”. L’autrice, ispirandosi in parte all’arte sud-americana, immortala una figura femminile immersa in un momento di contemplazione, dalla carnagione scura e vestita di un rosso vivace. La spazio intorno al soggetto, intenso, colorato e sinuoso, riporta ad uno scenario serale o pomeridiano ricolmo della brezza trasportata dal sorgere della luna. Lo sguardo sicuro e deciso, è fisso sull’osservatore e le rotonde opalescenze delle guance la legano profondamente alle forme astratte del paesaggio, che diventa parte integrante del soggetto.
Un altra occasione in cui l’autrice ha avuto modo di condividere la propria arte è stata durante la Biennale internazionale tenutasi in Gennaio all’Albergo delle Povere. Qui l’opera presentata “La Cuba”, ritrae un soggetto molto familiare nella realtà palermitana. In diversi punti di Palermo infatti, è possibile veder spiccare tra gli antichi edifici cittadini, delle strutture del periodo Arabo-Normanno con le loro caratteristiche cupole rosse. La più famosa ed apprezzata fra queste è forse la chiesa di San Giovanni degli eremiti. L’edificio ridotto quasi ai minimi termini, occupa il fulcro della tela dal quale si dipartono (in linea con lo stile della pittrice) onde e volute colorate capaci di
riassumere e sintetizzare il caldo ed accogliente clima siciliano.
Si attende con trepidazione il prossimo debutto di Eleonora alla mostra d’arte contemporanea “Arca” che si terrà questo mese presso il Mondadori megastore di Palermo. La nostra speranza è che l’arte contemporanea, sempre più lontana dagli interessi della gioventù, venga rivalutata e dia la possibilità ad artisti come Eleonora, di entrare a far parte della storia artistica della Sicilia e soprattutto, di lasciare col proprio lavoro, un emozione nei cuori della gente.
di Giuseppe Pardo
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Giuseppe Pardo
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