Kefir: un elisir di lunga vita a portata di cucchiaino!
Vi state chiedendo cosa sia questo kefir? Bene, innanzitutto va detto che contrariamente a buona parte dei prodotti che ci propinano quotidianamente i media che promettono “miracoli”, per quanto ci si possa fare trarre in inganno dal nome che fa pensare a chissà quale strano intruglio di laboratorio, la bevanda di cui stiamo parlando non è altro che latte fermentato simile allo yogurt, ricca di fermenti lattici e probiotici vivi, che conferiscono un gusto fresco e leggermente acido, ma che risulta piacevole non appena superato il primo impatto un po’ “particolare”.
Scoperto ed apprezzato dall’uomo già da migliaia di anni, il kefir viene a tutt’oggi molto consumato in Russia, utilizzando latte fresco (di pecora, capra o vacca) e i granuli di kefir, formati da un polisaccaride chiamato kefiran che ospita colonie di batteri e lieviti in associazione simbiotica. Si pensa che la sua origine risalga addirittura a Maometto, che donò i primi grani agli avi dei montanari del Caucaso, ma, più verosimilmente abbiamo delle testimonianze di bevande ottenute dalla fermentazione del latte nel Libro della Genesi e ne “Il milione” di Marco Polo, spostandoci poi in epoca moderna, il premio nobel Il’ja Il’ič Mečnikov studiò i ceppi batterici contenuti nella bevanda pensando che questi ultimi fossero responsabili della longevità delle popolazioni caucasiche, grazie alla presenza di acido lattico che terrebbe a bada la proliferazione batterica nell’intestino.
Questo alimento è considerato un vero toccasana per il nostro organismo, perché oltre a contenere i sopracitati fermenti (che garantiscono il corretto funzionamento dell’intestino) contiene anche minerali quali calcio, magnesio, fosforo e zinco, ma anche un fondamentale aminoacido, il triptofano, utile per combattere patologie legate al sistema nervoso. Inoltre il kefir è un alimento altamente nutriente, ricco di vitamine del gruppo B (fondamentali per il corpo umano) ed essendo povero di lattosio può essere sfruttato anche dagli intolleranti. Dunque un consumo regolare garantisce un buon funzionamento dell’intestino e un rinforzo delle difese immunitarie, in quanto stimola la produzione di anticorpi.
Sembrerà strano che una “pozione magica” del genere necessiti solo dei citati fermenti e di latte di uso comune, ma è proprio così: senza snervanti tempi di attesa, senza alcun trattamento particolare da effettuare, semplicemente dopo aver unito latte e fermenti attendere 24 ore, cioè il tempo che il latte si cagli, e filtrare per separare il preparato dai granuli, riutilizzabili con lo stesso procedimento praticamente all’infinito!
Di Alberto Valenti
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