Airbus Germanwings: “Il copilota voleva distruggere l’aereo”

Airbus Germanwings: “Il copilota voleva distruggere l’aereo”

Secondo la magistratura francese sarebbe stato volontario l’atto di distruggere l’aereo, precipitato sulle Alpi francesi martedì 24 Marzo, provocando la morte dei 150 passeggeri presenti sul volo.

Di Clara Ambrosi

Andrea Lubitz, nazionalità tedesca, 28 anni e originario di Montabaur (Renania-Palatinato): ecco chi, secondo i dati emersi dall’esame della scatola nera, ritrovata solo ieri, ha provocato volontariamente la caduta dell’aereo diretto a Dusseldorf, che si è schiantato sulle Alpi francesi martedì. È questa la teoria avanzata dal procuratore di Marsiglia Brice Robin, che al momento conduce le indagini. Secondo quanto riferisce Lufhtansa, Andreas Lubitz aveva iniziato a volare con la compagnia dal settembre del 2013 e aveva 630 ore di volo. Il capitano Patrick S. aveva invece, più di 6mila ore di volo ed era pilota della Germanwings dal maggio 2014; in precedenza aveva lavorato per la Lufthansa e per Condor.

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Andrea Lubitz

La magistratura francese, durante una conferenza a Marsiglia, ha esposto quanto emerso dai dati della scatola nera, affermando che prima di iniziare le procedure per preparare l’atterraggio a Dusseldorf, i due piloti avevano parlato normalmente, scambiandosi delle ordinarie informazioni riguardanti il volo. In seguito il capitano si sarebbe momentaneamente allontanato dalla cabina di pilotaggio, lasciando i comandi in mano al copilota. Al suo ritorno però, il pilota ha trovato chiusa la cabina e, nonostante cercasse di comunicare con il copilota attraverso l’interfono per chiedergli di aprirla, non ha ottenuto alcuna risposta. Così, mentre invano il capitano cercava di aprire la cabina, il copilota dall’interno della stessa avrebbe impostato i sistemi di bordo per iniziare la discesa. Anche il controllo del traffico aereo aveva cercato di mettersi in contatto con l’airbus, senza però ottenere risposta. Dall’audio della scatola nera, inoltre, si sentono chiaramente dei colpi che, con molta probabilità, rappresentano i tentativi del capitano di entrare nella cabina di pilotaggio e il normale respiro del copilota, rimasto dunque vivo fino al momento dell’impatto, che nonostante tutto non ha mandato alcun segnale di emergenza.

Non posso dire se il copilota abbia solo approfittato dell’assenza del comandante o se avesse un piano”, ha detto Brice Robin. A quanto pare, la notizia dell’uscita del pilota dalla cabina, era già conosciuta dal New York Times, che aveva appreso il fatto da una fonte interna all’agenzia della sicurezza del volo francese (BEA), che mercoledì ha estratto dalla scatola nera le registrazioni delle conversazioni avvenute tra i piloti. La fonte del New York Times aveva riferito che nella registrazione si sentono dialoghi molto tranquilli tra i due piloti durante la prima parte del volo, diretto da Barcellona a Dusseldorf. In seguito il pilota lascia la cabina di pilotaggio e non riesce più a rientrare. Analoghe informazioni emergono dall’AFP, la più importante agenzia di stampa francese. Secondo questa, dalle ricostruzioni emerse dalla scatola nera si sentirebbe uno dei sue sedili della cabina di pilotaggio che viene tirato indietro e la porta che si apre e subito viene richiusa. Poco dopo si sentono i tentativi del pilota che cerca di rientrare nella cabina.

aereo2Intanto continuano le ricerche sul versante della montagna nei pressi di Prads-Haute-Bléone, un paesino nel dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza, per recuperare i corpi delle persone che si trovavano sull’Airbus A320. Le squadre di ricerca confidano inoltre, di trovare la seconda scatola nera, necessaria per ricostruire gli ultimi istanti prima dell’impatto dell’airbus, in quanto questa registra le manovre dell’aeroplano e le condizioni dei sistemi di bordo. Secondo i tecnici della BEA l’ultima comunicazione avvenuta tra l’aereo e il centro di controllo del traffico aereo non presentava nulla di anomalo. Poco dopo però, l’aereo ha iniziato una discesa non prevista e il centro avrebbe cercato in tutti i modi di mettersi in contatto con i piloti senza ottenere risposta. Una cosa sembra comunque essere certa; è stata infatti scartata l’ipotesi che l’aereo sia esploso in volo, sulla base delle osservazioni dei rottami sul luogo dell’impatto e dei dati raccolti indirettamente dai radar sui movimenti dell’aereo. Ieri pomeriggio sono arrivati il cancelliere tedesco Angela Merkel e il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy che, accompagnati dal presidente francese François Hollande ,hanno tenuto una breve conferenza stampa in cui hanno confermato l’impegno dei loro tre paesi per il recupero dei corpi delle vittime che si trovavano a bordo, per il loro riconoscimento e il loro aiuto per il proseguimento delle indagini sulle reali cause dell’incidente.

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Eliseo
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Eliseo

Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con lode presso l'Università degli Studi di Palermo. Ha scritto un romanzo storico, "Societas", edito da BookSprint Edizioni. Scrive sul blog di informazione online "Il giornale di Isola", ha collaborato con "L'ora", con il giornale online "MasterLex", con "IoStudioNews", Tv7 Partinico e Tgs.
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