Pesce sequestrato, anche a Isola, Capaci e Carini

Pesce sequestrato in provincia. Controlli eseguiti a Isola delle Femmine, Capaci, Carini, Villabate, Ficarazzi e Porticello.

Di Clara Ambrosi

Un maxi sequestro di pesce quello effettuato dalla Capitaneria di Porto di Palermo, tra Isola delle Femmine, Capaci, Carini, Villabate e Ficarazzi. Durante i controlli sono stati sequestrati oltre cento chili di varie tipologie di pesce, tra calamari, merluzzi, spigole e orate, e sanzioni amministrative per 7500 euro. Il prodotto ittico, in quanto dichiarato non idoneo al consumo alimentare umano dal servizio veterinario dell’Asp, è stato distrutto.

Nel corso dell’operazione è stato notato che le pescherie cittadine erano in regola, mentre sono stati fermati 5 ambulanti che commercializzavano prodotto ittico in forma abusiva ed illegale: tre a Villabate, uno a Ficarazzi e uno a Carini, in prossimità del bivio Foresta.

Controllato anche il mercato ittico di Ponticello, con l’aiuto della guardia di finanza della compagnia di Bagheria. Al mercato ittico sono state sequestrate 65 cassette di alici, alacce e sarde per un peso complessivo di 325 chili e 8 esemplari di tonno sotto misura per un peso complessivo di 260 chili. Sono stati fermati, inoltre, quattro furgoni che trasportavano pesce, multati con 1500 euro. Al conducente del mezzo è stato elevato un verbale amministrativo di 4000 euro per trasporto di tonno rosso, oltre alla denuncia penale alla Procura della Repubblica per detenzione di prodotto ittico sottomisura. Il pesce, in questo caso idoneo al consumo, è stato dato in beneficenza.

L’operazione era mirata al controllo sulla filiera della pesca con particolare riferimento al commercio illegale di prodotti ittici, alla pesca illegale di pesce spada in periodo di fermo biologico e di contrasto alla detenzione, trasporto e commercializzazione di specie vietate e sottomisura. In particolare si richiedeva che le pescherie fossero in regola sia dal punto di vista delle nuove norme sull’etichettatura dei prodotti ittici sfusi (obbligo di inserimento dell’attrezzo usato per la pesca) sia dal punto di vista della tracciabilità, a tutela dei consumatori.

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